La Cappella dei Signori: Arte e Storia nel Cuore di Siena
Il Palazzo Pubblico di Siena custodisce un gran numero di tesori. Tra gli ambienti più suggestivi e affascinanti che è possibile visitare al suo interno, vale la pena vedere la straordinaria Cappella dei Signori.
Affianca la Sala di Balìa e venne realizzata nel primo decennio del Quattrocento. E’ suddivisa in due spazi e confina con l’attigua Sala del Mappamondo, dove Simone Martini affrescò la Maestà.
L’anticappella e la Cappella sono separate fisicamente da una cancellata realizzata in ferro battuto decorata con raffinati motivi vegetali. Quella mirabile struttura in origine veniva usata per suddividere l’area destinata ai religiosi più prossima all’altare dalla parte a uso dei laici come avveniva nelle chiese per il presbiterio e le navate.
Fu Jacopo della Quercia a disegnare la cancellata che venne realizzata e terminata nel 1445 dall’artista Giacomo di Giovanni di Vita.
Guardando la parete di sinistra ci si ritrova faccia a faccia con l’affresco che racconta il Transito della Madonna, opera del pittore senese Taddeo Bartolo realizzata tra il 1406 e il 1407. Bartolo fu un importante pittore della scuola senese, esponente del tardo stile gotico. Sapete, la sua biografia fu oggetto di un errore da parte del mio carissimo amico Giorgio Vasari.
Lui infatti riteneva fosse il figliolo del pittore Bartolo di Fredi ma invece il su babbo era un barbiere di nome Bartolo di Mino.
Oltre all’affresco di Bartolo, la Cappella dei Signori fu arricchita con gli affreschi degli Evangelisti, dei Santi e dei Dottori della chiesa nei pilastri e nei sottarchi ma anche da leggiadri angeli musicanti, collocati sulle volte a crociera.

La Cappella custodisce anche il prezioso coro ligneo ideato e intagliato dallo scultore senese Domenico di Niccolò, più noto alle cronache come Domenico de’ Cori. Sempre lui fu l’artefice del lampadario pensile collocato al centro dell’arco che separa le due campate della cappella.
Al centro del tabernacolo in marmo scolpito da Lorenzo di Mariano, si può apprezzare la Sacra Famiglia con San Leonardo dipinta dal Sodoma. In realtà quell’opera era stata realizzata per la Cattedrale di Siena dedicata a Santa Maria Assunta e venne collocata lì solo in un secondo momento, nel 1686.
Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
The Chapel of the Lords: Art and History in the Heart of Siena
Siena’s Palazzo Pubblico houses a wealth of treasures. Among the most evocative and fascinating spaces within, the extraordinary Chapel of the Lords is well worth a visit.
It adjoins the Sala di Balìa and was built in the first decade of the 15th century. It is divided into two spaces and adjoins the adjacent Sala del Mappamondo, where Simone Martini frescoed the Maestà.
The antechapel and the chapel are physically separated by a wrought-iron gate decorated with elegant plant motifs. This magnificent structure was originally used to divide the area intended for clergy closest to the altar from the area for lay people, as was done in churches for the presbytery and naves.
Jacopo della Quercia designed the gate, which was built and completed in 1445 by the artist Giacomo di Giovanni di Vita.
Looking at the left wall, you come face to face with the fresco depicting the Transit of the Madonna, a work by the Sienese painter Taddeo Bartolo, created between 1406 and 1407. Bartolo was an important painter of the Sienese school, an exponent of the late Gothic style. You know, his biography was the subject of an error by my dear friend Giorgio Vasari.
He believed he was the son of the painter Bartolo di Fredi, but in fact his father was a barber named Bartolo di Mino.
In addition to Bartolo’s fresco, the Cappella dei Signori was enriched with frescoes of the Evangelists, Saints, and Doctors of the Church on the pillars and under the arches, as well as graceful musical angels placed on the cross vaults.
The Chapel also houses the precious wooden choir designed and carved by the Sienese sculptor Domenico di Niccolò, better known in the chronicles as Domenico de’ Cori. He was also the creator of the chandelier placed at the center of the arch separating the two bays of the chapel.
At the center of the marble tabernacle sculpted by Lorenzo di Mariano, one can admire the Holy Family with Saint Leonard painted by Sodoma. This work was actually created for the Siena Cathedral dedicated to Santa Maria Assunta and was only placed there later, in 1686.
For now, yours truly, Michelangelo Buonarroti bids you farewell and looks forward to seeing you in future posts and on social media.

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