Esplorando l’Arte dei Vetri Tardo Romani al Museo Nazionale del Bargello
All’interno della Sala del Verrocchio del Museo Nazionale del Bargello da poco rinnovata, venerdì 13 giugno alle ore 17.00 avrà luogo la conferenza dal titolo “Aurea Vitrea. I vetri tardo romani del Museo Nazionale del Bargello”, che vedrà la partecipazione di due esperti del settore, Valeria d’Aquino e Fabrizio Paolucci.
Questo evento rientra nell’ambito delle Giornate Europee dell’Archeologia 2025, un’iniziativa volta ad avvicinare il pubblico al patrimonio archeologico europeo attraverso eventi informativi e coinvolgenti.
Durante la conferenza, gli oratori presenteranno una dettagliata analisi della raccolta di vetri tardoantichi decorati a foglia d’oro custoditi presso il Bargello. Saranno esaminati non solo gli aspetti tecnici e artistici di questi preziosi reperti, ma anche il loro contesto storico, contribuendo a illuminare il cammino dell’arte del vetro nell’antichità. Questi oggetti non solo mostrano una straordinaria raffinatezza, ma evidenziano anche l’importanza commerciale e culturale delle manifatture di vetro dell’epoca.
Accenni storici del vetro tardo-romano
Il vetro tardo-romano è quello prodotto all’incirca tra il III secolo d.C. al V secolo d.C.: Un momento significativo per l’evoluzione e la diffusione nell’arte vetraria romana. Mentre l’Impero Romano entrava in un periodo di profondi cambiamenti, la produzione del vetro manteneva un’importanza notevole, adattandosi a nuove esigenze e sviluppando tecniche raffinate.
Caratteristiche principali del vetro tardo-romano
Il vetro divenne un materiale ampiamente diffuso, non più solo un lusso per pochi, ma anche un oggetto d’uso comune. La realizzazione di vetro grezzo in grandi quantità era concentrata in poche aree, principalmente nel Vicino Oriente (area siro-palestinese ed Egitto). La lavorazione secondaria invece riguardava il trasferimento di blocchi di vetro grezzo in Occidente, dove piccole officine locali lo lavoravano e modellavano in oggetti finiti.
Questo modello produttivo particolarmente efficiente permise una vasta distribuzione dei manufatti vetrari in tutto l’Impero.
I colori
Sebbene il vetro trasparente fosse già noto e utilizzato, soprattutto negli edifici più importanti, il vetro tardo-romano mostrava una varietà di colori. L’aggiunta di ossido di manganese, ad esempio, poteva rendere il vetro più trasparente.
Erano diffusi anche vetri colorati che imitavano le pietre preziose, dando vita a gioielli e ornamenti.
Tecniche di lavorazione
L’invenzione della soffiatura del vetro avvenuta attorno al 100 a.C. rivoluzionò la produzione, permettendo la realizzazione di oggetti di forme e spessori uniformi in grandi quantità. La soffiatura a stampo, in particolare, consentiva una produzione rapida e seriale.
La colatura negli stampi invece era una tecnica molto adoperata per la realizzazione del vasellame, dei gioielli e finanche delle perline.
Il vetro dorato invece era una tecnica di derivazione ellenistica che prevedeva l’applicazione di sottili strisce di foglia d’oro tra due strati di vetro trasparente. Molto diffusa nel IV secolo d.C., era sovente utilizzata per medaglioni e fondi di bicchiere.
L’ingresso alla conferenza “Aurea Vitrea. I vetri tardo romani del Museo Nazionale del Bargello‘ è gratuito per tutti i visitatori in possesso del biglietto del Museo.
Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post me sui social.
Exploring the Art of Late Roman Glass at the Bargello National Museum
Inside the recently renovated Sala del Verrocchio of the Bargello National Museum, on Friday 13 June at 5:00 pm, the conference entitled “Aurea Vitrea. Late Roman Glass at the Bargello National Museum” will take place, with the participation of two experts in the field, Valeria d’Aquino and Fabrizio Paolucci.
This event is part of the European Archaeology Days 2025, an initiative aimed at bringing the public closer to Europe’s archaeological heritage through informative and engaging events.
During the conference, the speakers will present a detailed analysis of the collection of late antique glass decorated with gold leaf kept at the Bargello. Not only the technical and artistic aspects of these precious finds will be examined, but also their historical context, helping to illuminate the path of glass art in antiquity. These objects not only show extraordinary refinement, but also highlight the commercial and cultural importance of glass manufacturing at the time.
Historical notes on late Roman glass
Late Roman glass is that produced approximately between the 3rd century AD and the 5th century AD: a significant moment for the evolution and diffusion of Roman glass art. While the Roman Empire entered a period of profound change, glass production maintained considerable importance, adapting to new needs and developing refined techniques.
Main characteristics of late Roman glass
Glass became a widely used material, no longer just a luxury for a few, but also an object of common use. The production of raw glass in large quantities was concentrated in a few areas, mainly in the Near East (Syro-Palestinian area and Egypt). Secondary processing instead involved the transfer of blocks of raw glass to the West, where small local workshops worked it and shaped it into finished objects.
This particularly efficient production model allowed for a wide distribution of glass artefacts throughout the Empire.
Colours
Although transparent glass was already known and used, especially in the most important buildings, late Roman glass showed a variety of colours. The addition of manganese oxide, for example, could make the glass more transparent.
Coloured glasses that imitated precious stones were also widespread, giving rise to jewellery and ornaments.
Processing techniques
The invention of glass blowing around 100 BC revolutionised production, allowing the creation of objects of uniform shapes and thicknesses in large quantities. Mold blowing, in particular, allowed for rapid and serial production.
Pouring into moulds, on the other hand, was a technique widely used for the creation of tableware, jewellery and even beads.
Gilded glass, on the other hand, was a technique of Hellenistic origin that involved the application of thin strips of gold leaf between two layers of transparent glass. Very widespread in the 4th century AD, it was often used for medallions and glass bottoms.
Admission to the conference “Aurea Vitrea. Late Roman glass from the Bargello National Museum” is free for all visitors with a Museum ticket.

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