10 giugno 1819: nasce Courbet, il pittore dell’Origine del Mondo
Era il 10 giugno 1819 quando a Ornans, in Francia, venne al mondo Gustave Courbet, un artista destinato a diventare una figura centrale del realismo e a provocare scandalo con opere come la celeberrima “L’Origine del Mondo”.
Gli esordi e la formazione
Cresciuto in una famiglia agiata, Courbet si trasferì a Parigi nel 1841 per studiare legge ma ben presto abbandonò gli studi per dedicarsi completamente alla pittura.
Frequentò la bottega Charles Suisse e si dedicò a copiare i grandi maestri esposti al Museo del Louvre. Fin da subito riuscì a sviluppare uno stile molto personale che poco aveva a che fare con le convenzioni accademiche dell’epoca. Fin dagli esordi, la sua pittura si distinse per l’attenzione alla realtà quotidiana e alle classi più umili, temi considerati come poca cosa dalla cosiddetta arte ufficiale.
Il Realismo e le opere iconiche
Courbet è considerato il padre del Realismo, movimento artistico che si proponeva di rappresentare la realtà senza idealizzazioni o abbellimenti, con un’attenzione particolare agli aspetti sociali e politici.
Tra le sue opere più celebri di questo periodo vale la pena citare il ‘Funerale a Ornans‘, opera monumentale dipinta tra il 1849 e il 1850.
Nel dipinto Courbet volle raffigurare un funerale di paese con figure a grandezza naturale riuscendo a scandalizzare il pubblico per la cruda rappresentazione della vita di provincia e per l’assenza di qualsiasi gerarchia tra i personaggi.
Sempre a questo periodo appartiene ‘Gli Spaccapietre’ con i due lavoratori intenti a spaccare pietre, simbolo della fatica e della dignità del lavoro manuale. Ne ‘L’Atelier del pittore’ del 1855 Courbet si dipinse al centro del proprio studio, circondato da persone che rappresentano le diverse classi sociali e i vari aspetti della sua vita e dell’arte.
Gli scandali e ‘L’Origine del Mondo’
Courbet non fu solo un pittore rivoluzionario, ma anche un personaggio controverso e provocatorio. La sua indipendenza e il suo rifiuto delle istituzioni accademiche lo portarono a organizzare mostre personali alternative ai Salon ufficiali.
Il suo nome è indissolubilmente legato a ‘L’Origine del Mondo’ del 1866, un dipinto che ancora oggi suscita dibattito e ammirazione.
L’opera, che raffigura in primo piano il sesso femminile, fu commissionata da un diplomatico turco e rimase per lungo tempo nascosta al pubblico a causa del suo contenuto esplicito. Oggi è esposta al Musée d’Orsay di Parigi e rappresenta una delle espressioni più audaci e dirette della pittura di Courbet: un’indagine profonda e senza filtri sulla realtà del corpo e della sessualità.
L’impegno politico e gli ultimi anni
Courbet fu un fervente sostenitore delle idee socialiste e partecipò attivamente alla vita politica del suo tempo. Durante la Comune di Parigi nel 1871, venne eletto presidente della Federazione degli Artisti e si impegnò per la demolizione della Colonna Vendôme, simbolo del potere napoleonico.
Dopo la caduta della Comune, fu arrestato e condannato per questo atto.
Morì in esilio in Svizzera il 31 dicembre 1877.
Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
June 10, 1819: Courbet, the painter of The Origin of the World, was born
On June 10, 1819, Gustave Courbet was born in Ornans, France, an artist destined to become a central figure of realism and to cause scandal with works such as the famous “The Origin of the World”.
Early life and education
Raised in a wealthy family, Courbet moved to Paris in 1841 to study law but soon abandoned his studies to devote himself entirely to painting.
He attended the Charles Suisse workshop and devoted himself to copying the great masters exhibited at the Louvre Museum. From the very beginning, he managed to develop a very personal style that had little to do with the academic conventions of the time. From the very beginning, his painting stood out for its attention to everyday reality and the humblest classes, themes considered of little importance by so-called official art.
Realism and iconic works
Courbet is considered the father of Realism, an artistic movement that aimed to represent reality without idealization or embellishment, with particular attention to social and political aspects. Among his most famous works of this period, it is worth mentioning the ‘Burial at Ornans’, a monumental work painted between 1849 and 1850.
In the painting, Courbet wanted to depict a village funeral with life-size figures, managing to scandalize the public for the crude representation of provincial life and for the absence of any hierarchy between the characters.
‘The Stonebreakers’ also belongs to this period, with the two workers intent on breaking stones, a symbol of the fatigue and dignity of manual labor. In ‘The Painter’s Studio’ of 1855, Courbet painted himself in the center of his studio, surrounded by people representing the different social classes and the various aspects of his life and art.
Scandals and ‘The Origin of the World’
Courbet was not only a revolutionary painter, but also a controversial and provocative figure. His independence and his rejection of academic institutions led him to organize personal exhibitions as an alternative to the official Salons.
His name is inextricably linked to ‘The Origin of the World’ of 1866, a painting that still arouses debate and admiration today.
The work, which depicts the female sex in the foreground, was commissioned by a Turkish diplomat and remained hidden from the public for a long time due to its explicit content. Today it is exhibited at the Musée d’Orsay in Paris and represents one of the most daring and direct expressions of Courbet’s painting: a profound and unfiltered investigation into the reality of the body and sexuality.
Political commitment and the last years
Courbet was a fervent supporter of socialist ideas and actively participated in the political life of his time. During the Paris Commune in 1871, he was elected president of the Federation of Artists and worked to demolish the Vendôme Column, a symbol of Napoleonic power.
After the fall of the Commune, he was arrested and convicted for this act.
He died in exile in Switzerland on December 31, 1877.
For the moment, yours truly Michelangelo Buonarroti bids you farewell and invites you to see him in the next posts and on social media.

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Un anticipatore del realismo laico slegato da moralismi ipocriti e bigotti. Il suo modo di concepire la pittura è ancor oggi motivo di brusio pruriginoso da parte di chi non cerca minimamente il linguaggio di un opera, che non ne attraversa il linguaggio ma resta alla prima impressione freudiana
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🙂
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