L’Accademia fiorentina della Colombaria: in un libro il racconto della distruzione e della rinascita
La guerra è un dramma sempre: spezza vite, toglie il pane, cancella sogni e tenta di eliminare la cultura in ogni sua forma.
A Firenze, la notte tra il 3 e il 4 agosto del 1944, dopo aver minato tutti i ponti, il comando tedesco li fece saltare in aria. Le esplosioni che si susseguirono ridussero in macerie Ponte alle Grazie e Ponte alla Vittoria. Ponte Santa Trinita, tanto era ben strutturato che parve in un primo momento opporre un’ultima ma ferma resistenza a quelle esplosioni.
Dopo la terza carica fatta brillare crollò anche lui in Arno. Polvere, fumo e macerie era ciò che rimase.
In quella notte fu distrutta anche l’antica sede dell’Accademia Toscana delle Scienze e delle Lettere, più nota semplicemente come ‘La Colombaria’.
Il libro pubblicato dalla casa editrice Olschki dal titolo ‘1944-2024. La Colombaria dalla distruzione alla rinascita’ è il catalogo della mostra allestita all’interno della sede attuale dell’Accademia, in concomitanza con l’80° anniversario di quel triste evento che distrusse la sede storica.
Un tempo La Colombaria possedeva collezioni ricchissime ma che oggi risultano drasticamente ridotte e sono il frutto di ciò che venne ritrovato tra le macerie dopo quelle le terribili esplosioni.
Il volume curato da Antonio Natali e da Beatrice Paolozzi Strozzi, ci fa attraversare quasi tre secoli di storia. Si apre con il racconto della nascita e lo sviluppo dell’Accademia La Colombaria, con le sue ricche collezioni d’arte e la sua importante attività culturale.
La parte centrale è incentrata sugli eventi terribili che si susseguirono fino alla distruzione della sede. Il patrimonio dell’Accademia che andò perduto fu cospicuo: una profonda ferita per la città di Firenze e per l’intera comunità culturale italiana.
Ho trovato assai interessante il capitolo dal titolo ‘Dopo il 4 agosto 1944. Le collezioni dell’Accademia Colombaria, il ruolo dei Monuments Men‘ in cui Piera Giovanna Tordella racconta l’inizio degli scavi effettuati tra le macerie della Colombaria nella speranza di riportare alla luce almeno parte delle raccolte d’arte e dei volumi a stampa.
La parte conclusiva del volume, prima delle tavole fotografiche a colori, è dedicata alla rinascita dell’Accademia. Grazie all’impegno di studiosi, collezionisti e appassionati d’arte, una parte dei preziosi oggetti e opere d’arte che erano andati perduti furono recuperati dalle macerie e oggi continuano a raccontare le storie che li videro protagonisti.
‘1944-2024. La Colombaria dalla distruzione alla rinascita’ è un libro che vi consiglio per approfondire la conoscenza di una parte importante della storia di Firenze. Lo trovate QUA.
Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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