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Essere e tessere: la mostra dedicata a Penelope al Parco Archeologico del Colosseo

“Penelope, essere e tessere” è la mostra che apre al pubblico a partire da oggi 19 settembre al Parco archeologico del Colosseo.

Curata da Alessandra Sarchi e Claudio Franzoni con l’organizzazione di Electa, l’esposizione mette al centro della scena la figura di Penelope, da sempre simbolo di fedeltà e astuzia.

Penelope ha avuto una grande influenza sia nel mondo della letteratura che in quello della cultura occidentale, nel senso più ampio del termine.

Nei dipinti, negli affreschi e nella statuaria viene sovente raffigurata intenta a tessere o mentre disfa la tela. Paziente e saggia, appare in un gran numero di rappresentazioni sia antiche che moderne.

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La storia di Penelope

Penelope era la moglie di Ulisse, re di Itaca. La sua storia è strettamente legata a quella del marito e viene raccontata soprattutto nell’Odissea, uno dei due poemi epici attribuiti a Omero.

Quando Ulisse partì per la guerra di Troia, lasciò Penelope incinta del loro primo figlio, Telemaco. Al suo ritorno, dopo vent’anni, trovò la sua casa assediata dai Proci, un gruppo di nobili che, credendolo morto, volevano sposare Penelope e impadronirsi del suo regno.

Per evitare di prendere una decisione affrettata e per guadagnare tempo, Penelope escogitò un ingegnoso stratagemma: promise ai Proci che si sarebbe risposata con uno di loro non appena avesse finito di tessere un sudario per il suocero, Laerte.

Di giorno tesseva con grande maestria, ma di notte disfaceva di nascosto tutto il lavoro svolto, prolungando così all’infinito la sua attesa.

Quando Ulisse, travestito da mendicante, fece ritorno ad Itaca, riuscì a riconoscere la sua fedele moglie grazie a un segno particolare: il loro letto nuziale, costruito da Ulisse stesso che era incastrato in un tronco d’olivo.

Dopo aver eliminato i Proci, Ulisse si rivelò a Penelope, che dopo iniziali dubbi lo riconobbe e lo accolse con gioia. La loro riunione segnò la fine di un’odissea durata vent’anni e sancì il trionfo dell’amore e della fedeltà.

L’astuzia di Penelope, la sua pazienza e la devozione verso il marito ne fanno una figura complessa e affascinante che ispirò poeti, scrittori e artisti di ogni epoca.

Allestimento mostra Penelope credits Electa ph Studio Zabalik
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La mostra

Il percorso espositivo “Penelope, essere e tessere” si snoda tra gli spazi delle Uccelliere Farnesiane e del Tempio di Romolo e racconta attraverso circa cinquanta opere il mito e la fortuna della figura di Penelope.

Ad affascinare ancora oggi del mito di Penelope è la sua determinazione e la capacità di non arrendersi. Agli occhi dei contemporanei appare meno accattivante la sua sottomissione e obbedienza sia al marito Ulisse che al figlio Telemaco.

La mostra è accompagnata dal catalogo pubblicato dalla casa editrice Electa, corredato da contenuti corposi e focus degli specialisti sui vari aspetti delle raffigurazioni di Penelope.

Allestimento mostra Penelope credits Electa ph Studio Zabalik
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In occasione della mostra, il Parco archeologico del Colosseo promuove il programma di incontri Esistere come Donna. Dialoghi e lezioni su donne, artiste, battaglie e archetipi femminili ideato e realizzato da Electa con Fondazione Fondamenta e con Alessandra Sarchi e Claudio Franzoni.

Gli incontri si terranno nel Foro Romano presso la Curia Iulia, a partire dal 21 settembre, e fino a dicembre.

Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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Being and Weaving: the exhibition dedicated to Penelope at the Colosseum Archaeological Park

“Penelope, being and weaving” is the exhibition that opens to the public starting today, September 19, at the Colosseum Archaeological Park.

Curated by Alessandra Sarchi and Claudio Franzoni with the organization of Electa, the exhibition puts the figure of Penelope at the center of the scene, always a symbol of loyalty and cunning.

Penelope has had a great influence both in the world of literature and in that of Western culture, in the broadest sense of the term.

In paintings, frescoes and statuary she is often depicted intent on weaving or while unraveling the canvas. Patient and wise, she appears in a large number of both ancient and modern representations.

The story of Penelope

Penelope was the wife of Ulysses, king of Ithaca. Her story is closely linked to that of her husband and is told above all in the Odyssey, one of the two epic poems attributed to Homer.

When Ulysses left for the Trojan War, he left Penelope pregnant with their first son, Telemachus. Upon his return, twenty years later, he found his house besieged by the Proci, a group of nobles who, believing him to be dead, wanted to marry Penelope and take over his kingdom.

To avoid making a hasty decision and to gain time, Penelope devised an ingenious stratagem: she promised the Proci that she would remarry one of them as soon as she had finished weaving a shroud for her father-in-law, Laertes.

During the day she wove with great skill, but at night she secretly undid all the work done, thus prolonging her wait indefinitely.

When Ulysses, disguised as a beggar, returned to Ithaca, he was able to recognize his faithful wife thanks to a particular sign: their wedding bed, built by Ulysses himself, which was embedded in an olive tree trunk.

After eliminating the Proci, Ulysses revealed himself to Penelope, who after initial doubts recognized him and welcomed him with joy. Their reunion marked the end of a twenty-year odyssey and sanctioned the triumph of love and fidelity.

Penelope’s cunning, her patience and devotion to her husband make her a complex and fascinating figure who inspired poets, writers and artists of all ages.

The exhibition

The exhibition itinerary “Penelope, being and weaving” winds through the spaces of the Farnese Aviaries and the Temple of Romulus and tells the myth and fortune of the figure of Penelope through approximately fifty works.

What is still fascinating today about the myth of Penelope is her determination and ability to not give up. In the eyes of contemporaries, her submission and obedience to both her husband Ulysses and her son Telemachus seem less appealing.

The exhibition is accompanied by the catalog published by the publishing house Electa, complete with substantial content and focus by specialists on the various aspects of the depictions of Penelope.

On the occasion of the exhibition, the Colosseum Archaeological Park is promoting the program of meetings Essere come Donna. Dialogues and lessons on women, artists, battles and female archetypes conceived and created by Electa with Fondazione Fondamenta and with Alessandra Sarchi and Claudio Franzoni.

The meetings will be held in the Roman Forum at the Curia Iulia, starting from September 21st, and until December.

For the moment, yours truly Michelangelo Buonarroti bids you farewell, making an appointment to see you in the next posts and on social media.

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