La Scultura del giorno: il San Giorgio di Donatello
La scultura del giorno che vi propongo oggi è il San Giorgio di Donatello, una delle sue opere più celebri custodita all’interno del Museo Nazionale del Bargello.
Realizzata in marmo tra il 1416 e il 1420, la scultura raffigura San Giorgio, il leggendario santo guerriero mentre sconfigge il drago. Questa rappresentazione simbolica è stata eseguita con straordinaria maestria, evidenziando l’abilità di Donatello nel creare espressioni realistiche e dinamiche.
“Una figura di San Giorgio armato vivissima e fierissima, nella testa della quale si conosce la bellezza nella gioventù, l’animo et il valore delle armi, una vivacità fieramente terribile et un meraviglioso gesto di muoversi dentro a quel sasso”, così descrisse l’opera Giorgio Vasari.
La scultura e il relativo tabernacolo furono commissionati a Donatello dall‘Arte dei Corazzai e Spadari per decorare l’esterno della chiesa di Orsanmichele.
A tale corporazione era stata assegnata una delle nicchie più problematiche che si apriva sul lato settentrionale, decisamente più buio degli altri ma non solo. La nicchia era meno profonda di quelle messe a disposizione delle altre corporazioni perché alle sue spalle c’era la scala che portava ai piani superiori.
Donatello per ovviare al problema ideò una struttura architettonica gotica, resa più ricca mediante dei bassorilievi sul frontespizio e sulla predella.
Alla fine del Seicento, per proteggere l’opera dalle intemperie, si pensò di spostarla sul lato Sud, fino ad allora occupato dalla Madonna della Rosa di Piero Giovanni Tedesco scolpita per l’Arte dei Medici e Speziali. La scultura preesistente fu collocata all’interno dell’oratorio e il suo posto fu preso dal San Giorgio.
Un vandalo, nel 1858, lanciò una sassata contro l’opera e gli spezzò il naso, rifatto poi dal Bartolini. Dal 1891 il San Giorgio si trova al Bargello, nel salone del primo piano.
Un tempo lo scudo era decorato con motivi dorati che si sono persi nel corso dei secoli, a causa della continua esposizione agli agenti atmosferici.
Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
Sculpture of the day: Donatello’s Saint George
The sculpture of the day that I propose to you today is Donatello’s San Giorgio, one of his most famous works kept inside the Bargello National Museum.
Made of marble between 1416 and 1420, the sculpture depicts Saint George, the legendary warrior saint, defeating the dragon. This symbolic representation was executed with extraordinary skill, highlighting Donatello’s ability to create realistic and dynamic expressions.
“A very lively and proud figure of an armed Saint George, in whose head one can see the beauty in his youth, the soul and the valor of his weapons, a fiercely terrible liveliness and a marvelous gesture of moving inside that stone”, is how he described the the work Giorgio Vasari.
The sculpture and its tabernacle were commissioned to Donatello by the Arte dei Corazzai e Spadari to decorate the exterior of the church of Orsanmichele. This corporation had been assigned one of the most problematic niches which opened on the northern side, decidedly darker than the others but not only. The niche was shallower than those made available to other guilds because behind it was the staircase that led to the upper floors.
To overcome the problem, Donatello designed a Gothic architectural structure, made richer by means of bas-reliefs on the frontispiece and on the predella.
At the end of the seventeenth century, to protect the work from the elements, it was decided to move it to the south side, until then occupied by the Madonna della Rosa by Piero Giovanni Tedesco sculpted for the Guild of Doctors and Apothecaries. The pre-existing sculpture was placed inside the oratory and its place was taken by San Giorgio.
In 1858, a vandal threw a stone at the work and broke its nose, which was later remade by Bartolini. Since 1891 the San Giorgio has been located in the Bargello, in the first floor hall.
The shield was once decorated with golden motifs and other golden parts that have been lost over the centuries, due to continuous exposure to atmospheric agents.
For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you and will meet you in future posts and on social media.

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