Nuova scoperta al Parco del Colosseo: il mosaico di conchiglie, pietre, blu egizio e vetri preziosi
Il Parco archeologico del Colosseo è fonte inesauribile di meraviglie e sorprese continue: all’interno di una domus di recente scoperta sono tornati alla luce mosaici rustici di eccellente qualità e in ottimo stato di conservazione.
La domus edificata in età tardo-repubblicana, è ubicata dietro i magazzini dislocati lungo la strada commerciale che un tempo collegava direttamente il Foro Romano con il porto fluviale situato sul Tevere, ovvero lungo il vicus Tuscus.
All’interno della domus è presente lo secus aestivus ovvero una sala dedicata all’allestimento di banchetti, realizzata a imitazione di una grotta. Veniva adoperata per i momenti conviviali estivi e in origine era animata da stupefacenti giochi d’acqua resi possibili dal passaggio di tubi i n piombo fra le pareti decorate.
L’eccezionalità della scoperta sta nel rinvenimento del rivestimento parietale a mosaico cosiddetto rustico. Raffigura scene complesse realizzate con differenti tipologie di conchiglie, tessere di blu egizio, vetri preziosi, piccole scaglie di marmo bianco e di altri tipi di pietre, tartari cioè frammenti di travertino spugnoso e cretoni di pozzolana legati da malta e orditi.
Il mosaico è databile agli ultimi decenni del II secolo a.C.
“Si tratta di un importante risultato che ripaga un lungo lavoro di studio e di ricerca e che rientra in uno degli obiettivi prioritari del Parco, quello della conoscenza e della sua diffusione. Lo scavo archeologico si concluderà nei primi mesi del 2024 e successivamente lavoreremo intensamente per rendere al più presto accessibile al pubblico questo luogo, tra i più suggestivi di Roma antica”.
-Alfonsina Russo, direttrice del Parco archeologico del Colosseo
All’interno delle quattro edicole si ravvisano armi accatastate, prue di navi e tridenti, timoni e imbarcazioni triremi che probabilmente alludono al trionfo del proprietario della domus in ambito navale
Nella lunetta invece è raffigurato in paesaggio in cui si nota la presenza di una città con tanto di scogliera realizzata con i tartari di travertino. Il mare dinanzi è solcato da tre navi, di cui una ha le vele spiegate. Si nota anche la presenza di una cinta muraria e di torri.
Come si evince dal comunicato del Ministero della Cultura, il proprietario della domus potrebbe essere stato un influente aristocratico, forse di rango senatorio.
Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
New discovery at the Colosseum Park: the mosaic of shells, stones, Egyptian blue and precious glass
The Colosseum archaeological park is an inexhaustible source of wonders and continuous surprises: rustic mosaics of excellent quality and in an excellent state of conservation have come to light inside a recently discovered domus.
The domus built in the late Republican era is located behind the warehouses located along the commercial road that once directly connected the Roman Forum with the river port located on the Tiber, or along the vicus Tuscus.
Inside the domus there is the secus aestivus or a room dedicated to the setting up of banquets created in imitation of a cave. It was used for summer banquets and was originally animated by astonishing water features made possible by the passage of lead pipes between the decorated walls.
The exceptional nature of the discovery lies in the discovery of the so-called rustic mosaic wall covering. It depicts complex scenes made with different types of shells, Egyptian blue tiles, precious glass, small flakes of white marble and other types of stones, tartars, i.e. fragments of spongy travertine and pozzolana cretones bound by mortar and warps.
The mosaic can be dated to the last decades of the 2nd century BC.
“This is an important result that repays long study and research work and is part of one of the Park’s priority objectives, that of knowledge and its dissemination. The archaeological excavation will conclude in the first months of 2024 and we will subsequently work intensely to make this place, among the most evocative of ancient Rome, accessible to the public as soon as possible.”
-Alfonsina Russo, director of the Colosseum archaeological park
Inside the four aedicules we can see stacked weapons, prows of ships and tridents, rudders and trireme boats which probably allude to the triumph of the owner of the domus in the naval field
In the lunette, however, it is depicted in a landscape in which we note the presence of a city complete with a cliff made with travertine tartars. The sea in front is crossed by three ships, one of which has its sails unfurled. The presence of a city wall and towers is also noted.
As can be seen from the statement from the Ministry of Culture, the owner of the domus may have been an influential aristocrat, perhaps of senatorial rank.
For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you and will meet you in future posts and on social media.
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