La scultura del giorno che vi propongo oggi è l’Annunciazione Cavalcanti: uno straordinario capolavoro di Donatello che è possibile ammirare all’interno della Basilica di Santa Croce, a Firenze.

L’opera realizzata in pietra serena serena dorata e in parte policroma fu commissionata all’artista da Giovanni Cavalcanti, cognato di Lorenzo de’ Medici il Vecchio, fratello di Cosimo, il Pater Patriae. Per tale ragione non è da escludere che la famiglia Medici abbia avuto un ruolo rilevante in questa commissione affidata a Donatello.

L’artista mise mano all’opera in età matura, nel 1435, poco prima di partire alla volta di Padova.

L’ubicazione originale dell’opera è ancora oggetto di dibattito tra gli studiosi. Si ritiene che inizialmente potesse essere posizionata sull’altare Cavalcanti, dedicato all’Annunciazione, e successivamente, spostata dalla sua posizione originale sul tramezzo per essere trasferita sulla parete della navata ma non ci sono certezze in merito.

Donatello volle inserito la rappresentazione sacra all’interno di un tabernacolo. La Vergine, le cui fattezze richiamano le sculture greche del V secolo, si ritrae leggermente dall’angelo inginocchiato.

La scena è ambientata davanti a un leggio e a una porta a due battenti. Le figure, quasi a tutto tondo, sono racchiuse in un edicola adornata da elementi decorativi di gusto classico.

Lesene scanalate con mascheroni sui capitelli delimitano la scena, mentre una ghirlanda alata fa riferimento a Leon Battista Alberti e al suo famoso occhio “alato”. Sotto il frontone ad arco, corre una modanatura con motivi a ovoli e dentelli.

La scultura di Donatello esprime turbamenti e sentimenti umanissimi. Secondo Vasari, nella sua descrizione resa nel 1568, la Vergine è “impaurita dello improvviso apparire dello Angelo” e si ritrae delicatamente, come se volesse fuggire.

Nel Cinquecento, una predella dipinta raffigurante episodi della vita di san Nicola di Bari venne inserita nella base della scultura sebbene non fosse concepita originariamente per quella collocazione. La medesima predella è stata identificata con quella conservata a Casa Buonarroti e attribuita a Giovanni di Francesco.

Il restauro dell‘Opificio delle Pietre Dure realizzato fra il 1994 e il 1995 ha portato alla luce l’ipotesi che l’opera fosse in origine dipinta di bianco per imitare il marmo. Le dorature visibili oggi risalgono all’Ottocento ma corrispondono a quelle che in origine aveva l’opera.

Per il momento il vostro michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

Sculpture of the day: Donatello’s Cavalcanti Annunciation

The sculpture of the day that I propose to you today is the Cavalcanti Annunciation: an extraordinary masterpiece by Donatello that can be admired inside the Basilica of Santa Croce, in Florence.

The work, created in golden and partly polychrome pietra serena, was commissioned to the artist by Giovanni Cavalcanti, brother-in-law of Lorenzo de’ Medici the Elder, brother of Cosimo, the Pater Patriae. For this reason, it cannot be ruled out that the Medici family had a significant role in this commission entrusted to Donatello.

The artist began work at a mature age, in 1435, shortly before leaving for Padua.

The original location of the work is still the subject of debate among scholars. It is believed that initially it could have been positioned on the Cavalcanti altar, dedicated to the Annunciation, and subsequently moved from its original position on the partition to be transferred to the wall of the nave but there are no certainties on this matter.

Donatello wanted the sacred representation to be placed inside a tabernacle. The Virgin, whose features recall Greek sculptures of the 5th century, retreats slightly from the kneeling angel.

The scene is set in front of a lectern and a double door. The figures, almost in the round, are enclosed in an aedicula adorned with decorative elements of classical taste.

Fluted pilaster strips with masks on the capitals delimit the scene, while a winged garland refers to Leon Battista Alberti and his famous “winged” eye. Under the arched pediment, there is a molding with oval and dentil motifs.

Donatello’s sculpture expresses very human disturbances and feelings. According to Vasari, in his description given in 1568, the Virgin is “afraid of the sudden appearance of the Angel” and she withdraws delicately, as if she wanted to escape.

In the sixteenth century, a painted predella depicting episodes from the life of Saint Nicholas of Bari was inserted into the base of the sculpture although it was not originally conceived for that location. The same predella has been identified with the one preserved in Casa Buonarroti and attributed to Giovanni di Francesco.

The restoration of the Opificio delle Pietre Dure carried out between 1994 and 1995 brought to light the hypothesis that the work was originally painted white to imitate marble. The gilding visible today dates back to the 19th century but corresponds to what the work originally had.

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Pubblicato da Michelangelo Buonarroti

Chi non conosce Michelangelo Buonarroti? Scultore, pittore, architetto e raffinato poeta. Ma chi è il suo alter ego che gli da voce sul blog michelangelobuonarrotietornato.com e sui social connessi? Antonietta Bandelloni, art blogger e scrittrice toscana appassionata d'arte. Da più di dieci anni si dedica allo studio approfondito delle opere e della tormentata esistenza di Michelangelo Buonarroti. Per contattare Antonietta Bandelloni per collaborazioni, inviti, sponsorizzazioni o altro inviate una mail direttamente a antoniettabandelloni@gmail.com ENG: Who doesn't know Michelangelo Buonarroti? Sculptor, painter, architect and refined poet. But who is his alter ego that gives him a voice on the blog michelangelobuonarrotietornato.com and on the connected social networks? Antonietta Bandelloni, a Tuscan art blogger and writer passionate about art. For over ten years she has devoted himself to the in-depth study of Michelangelo Buonarroti's works and tormented existence. To contact Antonietta Bandelloni for collaborations, invitations, sponsorships or other send an email directly to antoniettabandelloni@gmail.com Vedi tutti gli articoli di Michelangelo Buonarroti