La Scultura del giorno: Romeo e Giulietta del Frilli
La scultura del giorno che vi propongo oggi è Romeo e Giulietta scolpito da Antonio Frilli.
“Buona notte, buona notte! La separazione è un dolore così dolce, che dirò la buonanotte fino a domani” scriveva Shakespeare nella tragedia più celebre che compose.
Proprio da queste parole che prese forma la scultura del Frilli a fine Ottocento.
L’addio di Romeo a Giulietta affacciata al balcone fu un tema ricorrente fra gli scultori di genere italiani ottocenteschi.
Veniva considerato un soggetto letterario affascinante ed era molto apprezzato dalla clientela internazionale ma al contempo offriva agli scultori l’opportunità di sfoggiare le proprie capacità maturate nel corso di anni di studio e pratica.
Il Frilli scolpì per i due amanti raffinati abiti rinascimentali caratterizzati da una cura estrema nei dettagli. Osservate per esempio la calzamaglia di Romeo o il mantello che termina proprio dove al fianco ha appesa la spada e un borsello.
La balaustra del balcone così come la collana di perle di Giulietta sono altri mirabili dettagli di un’opera in candido marmo statuario che complessivamente è alta un metro e ventisette centimetri.
La versione di Giulietta e Romeo scolpita dal Frilli non differisce molto da quelle relizzate dai propri colleghi Ferdinando Vichi e Pasquale Romanelli.
L’opera al momento è in mani private e quindi per vederla c’è da sperare che venga prestata per qualche interessante mostra.
Lo scultore Antonio Frilli era nato nel 1830 e si specializzò nella realizzazione di opere in marmo e alabastro sia per committenze private che pubbliche.
Fu nel 1860 che aprì il suo primo studio in via dei Fossi a Firenze avvalendosi della collaborazione di pochissimi assistenti. I suoi lavori oggi sono presenti in tutto il mondo e non mancano le opere funerarie nei cimiteri più celebri come in quello delle Porte Sante e nel Cimitero degli Allori.
Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
Sculpture of the day: Romeo and Juliet by Frilli
The sculpture of the day that I propose to you today is Romeo and Juliet sculpted by Antonio Frilli.
“Good night, good night! Separation is such a sweet pain that I will say goodnight until tomorrow” wrote Shakespeare in the most famous tragedy he composed.
It was precisely from these words that Frilli’s sculpture took shape at the end of the nineteenth century.
Romeo’s farewell to Juliet looking out from the balcony was a recurring theme among nineteenth-century Italian genre sculptors.
It was considered a fascinating literary subject and was much appreciated by international customers but at the same time it offered sculptors the opportunity to show off their skills developed over years of study and practice.
Frilli sculpted refined Renaissance dresses for the two lovers characterized by extreme attention to detail. Look, for example, at Romeo’s tights or the cloak that ends right where he has the sword and a purse hanging at his side.
The balustrade of the balcony as well as Juliet’s pearl necklace are other admirable details of a work in white statuary marble which is overall one meter and twenty-seven centimeters high.
The version of Romeo and Juliet sculpted by Frilli does not differ much from those created by his colleagues Ferdinando Vichi and Pasquale Romanelli.
The work is currently in private hands and so to see it we hope that it will be lent for some interesting exhibition.
The sculptor Antonio Frilli was born in 1830 and specialized in the creation of works in marble and alabaster for both private and public clients.
It was in 1860 that he opened his first studio in via dei Fossi in Florence, availing himself of the collaboration of very few assistants. His works are present all over the world today and there is no shortage of funerary works in the most famous cemeteries such as that of the Porte Sante and the Cimitero degli Allori.
For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you and will meet you in future posts and on social media.

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non ci sono neppure parole per descrivere la magnificenza di quest’opera che definire straordinaria è del tutto riduttivo! 👏👏👏👏👏👏👏👍👍👍👍👍👍👍👍👍👍
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molto bella
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