Salendo la maestosa Scala Regia progettata da Antonio da Sangallo il Giovane nella prima metà del Cinquecento e poi modificata dal Bernini, si accede alla sontuosa Sala Regia.

All’interno del salone ci sono diverse porte. Una consente l’accesso diretto all’Aula delle Benedizioni e una alla Sala Ducale. Nella parete occidentale invece c’è la porta che si apre sulla Cappella Sistina.

Guardando invece verso la parete meridionale si può osservare la presenza di un ulteriore porta: ecco, lì dietro sono custoditi due miei preziosissimi affreschi abitualmente inaccessibili ai visitatori.

Aprendo quella porta si entra nella Cappella Paolina, la cappella privata del papa. Edificata da Sangallo il Giovane a partire dal 1537, papa Paolo III iniziò a utilizzarla per celebrare messa a partire dal 1540 sebbene ancora non fosse ultimata ma comunque portata a un buon punto.

La Conversione di Saulo e la Crocifissione di San Pietro sono le due ultime di così grandi dimensioni che realizzai e purtroppo non è possibile vederle nel percorso dei Musei Vaticani. Nella Cappella Paolina è esposto costantemente il Santissimo Sacramento e ancora oggi è la cappella privata in cui il papa in carica celebra messa.

Il primo affresco che lì realizzai su commissione di Paolo III Farnese fu quello della Conversione di Saulo. Lo cominciai prima del 1542 e lo conclusi nel luglio del 1545.

Nell’agosto dello stesso anno mi venne fatto un versamento di danaro, necessario per iniziare a preparare l’altra parete in vista della realizzazione della seconda opera in affresco.

Misi mano ai pennelli per la Crocifissione di San Pietro nel marzo del 1546 e risulta che nell’ottobre di tre anni dopo, il pontefice venne a vedere a che punto erano i lavori che ancora non avevo avuto modo di terminarli.

Non furono anni facili quelli e più volte dovetti interrompere gli affreschi per seri problemi di salute.

Avevo settantacinque anni quando terminai gli affreschi paolini e non immaginavo che di lavori ancora ne avrei dovuto fare molti nei mesi a seguire.

Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti per il momento vi salauta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

Those inaccessible frescoes of mine

Going up the majestic Scala Regia designed by Antonio da Sangallo the Younger in the first half of the sixteenth century and then modified by Bernini, you enter the sumptuous Sala Regia.

Inside the hall there are several doors. One allows direct access to the Hall of Blessings and one to the Sala Ducale. In the western wall, however, there is the door that opens onto the Sistine Chapel.

Instead, looking towards the southern wall, one can observe the presence of another door: here, two of my precious frescoes are kept behind it, usually inaccessible to visitors.

By opening that door you enter the Cappella Paolina, the private chapel of the pope. Built by Sangallo the Younger starting from 1537, Pope Paul III began to use it to celebrate mass starting from 1540 although it was not yet completed but still brought to a good point.

The Conversion of Saul and the Crucifixion of St. Peter are the last two of such large dimensions that I made and unfortunately it is not possible to see them in the itinerary of the Vatican Museums. The Blessed Sacrament is constantly exposed in the Pauline Chapel and still today it is the private chapel where the current pope celebrates mass.

The first fresco I painted there on commission from Paolo III Farnese was that of the Conversion of Saul. I began it before 1542 and finished it in July 1545.

In August of the same year, a payment was made to me, necessary to start preparing the other wall in view of the realization of the second work in fresco.

I put my hand to the brushes for the Crucifixion of St. Peter in March 1546 and it turns out that in October three years later, the pontiff came to see what stage the works were at and I had not yet had the opportunity to finish them.

Those were not easy years and several times I had to interrupt the frescoes due to serious health problems.

I was seventy-five when I finished the Pauline frescoes and I didn’t imagine that I would still have to do a lot of work in the following months.

Your always Michelangelo Buonarroti for the moment greets you by making an appointment for the next posts and on social media.

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Pubblicato da Michelangelo Buonarroti

Chi non conosce Michelangelo Buonarroti? Scultore, pittore, architetto e raffinato poeta. Ma chi è il suo alter ego che gli da voce sul blog michelangelobuonarrotietornato.com e sui social connessi? Antonietta Bandelloni, art blogger e scrittrice toscana appassionata d'arte. Da più di dieci anni si dedica allo studio approfondito delle opere e della tormentata esistenza di Michelangelo Buonarroti. Per contattare Antonietta Bandelloni per collaborazioni, inviti, sponsorizzazioni o altro inviate una mail direttamente a antoniettabandelloni@gmail.com ENG: Who doesn't know Michelangelo Buonarroti? Sculptor, painter, architect and refined poet. But who is his alter ego that gives him a voice on the blog michelangelobuonarrotietornato.com and on the connected social networks? Antonietta Bandelloni, a Tuscan art blogger and writer passionate about art. For over ten years she has devoted himself to the in-depth study of Michelangelo Buonarroti's works and tormented existence. To contact Antonietta Bandelloni for collaborations, invitations, sponsorships or other send an email directly to antoniettabandelloni@gmail.com Vedi tutti gli articoli di Michelangelo Buonarroti