La Scultura del giorno: Firenze trionfante su Pisa del Giambologna
La Scultura del giorno che vi propongo oggi è l’allegoria di Firenze trionfante su Pisa del Giambologna.
L’opera fu commissionata allo scultore fiammingo Jean de Boulogne, più noto con il nome italianizzato di Giambologna, nel 1565, in occasione delle sontuose nozze tra Francesco de’ Medici e Giovanna d’Austria.
Sono arrivati fino ai vostri giorni due documenti del 1566 che attestano il pagamento di 30 fiorini all’artista per la commissione di quest’opera, pendant per il mio Genio della Vittoria che Cosimo I aveva fatto collocare nel Salone de’ Cinquecento.
La realizzazione del gruppo scultoreo si protrasse più del previsto tanto che in un documento datato 28 febbraio 1573 viene scritto che era stato ordinato un blocco di marmo a Vincenzo Tedesco per far “fare una statua per Gabologna iscutore per il salone di Palazzo Ducale in fino d’agosto”.
A conti fatti, quando si celebrarono nel nozze il 1 dicembre del 1565, al Giambologna non rimase altro da fare che esporre nella Sala Grande il modello in gesso dell’opera a grandezza naturale e lì rimase anche quando furono celebrati successivamente, nel 1574, i funerali di Cosimo I.
Il modello in gesso fu rimosso nel 1865, anno in cui Firenze divenne la capitale d’Italia e il Salone de’ Cinquecento fu trasformato nella Camera dei Deputati.
Le sculture presenti furono portate al Bargello mentre la copia in gesso dell’opera in questione finì alla Galleria dell’Accademia.
Oggi invece l’originale in marmo di Firenze trionfante su Pisa del Giambologna è esposta nella Sala di Michelangelo e del Cinquecento al piano terra del Museo Nazionale del Bargello mentre il gesso è tornato a Palazzo Vecchio.
Quando il Giambologna nel 1565 cominciò a metter mano al gruppo, già si avvaleva della collaborazione di uno dei suoi più promettenti allievi: Pierre de Francqueville, italianizzato in Pietro Francavilla.
Nella scultura dell’allegoria di Firenze trionfante su Pisa già è ben evidente lo stile del Giambologna con Firenze priva di vesti con la sua posa serpentinata proposta nell’atto di soggiogare Pisa, rappresentata come un uomo dal volto barbuto stretto in catene.
Al di sotto di Pisa, accovacciata fra i suoi piedi, si vede la figura di una volpe simboleggiante l’inganno e l’astuzia.
Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
Sculpture of the day: Florence triumphant over Pisa by Giambologna
The Sculpture of the day that I propose to you today is the allegory of Florence triumphant over Pisa by Giambologna.
The work was commissioned to the Flemish sculptor Jean de Boulogne, better known with the Italianized name of Giambologna, in 1565, on the occasion of the sumptuous wedding celebrated between Francesco de’ Medici and Joanna of Austria.
Two documents from 1566 have survived to your day which attest to the payment of 30 florins to the artist for the commission of this work which would have served as a companion piece to my Genius of Victory which Cosimo I had placed in the Salone de’ Cinquecento.
The creation of the sculptural group lasted longer than expected, so much so that in a document dated February 28, 1573 it is written that a block of marble had been ordered from Vincenzo Tedesco to have “a statue made for Gabologna, executor for the hall of Palazzo Ducale until August”.
On balance, when the wedding was celebrated on 1 December 1565, Giambologna had nothing left to do but exhibit the life-size plaster model of the work in the Sala Grande and it remained there also when the funeral of Cosimo I was celebrated later, in 1574.
The plaster model remained there until 1865, the year in which Florence became the capital of Italy and the Salone de’ Cinquecento was transformed into the Chamber of Deputies.
The present sculptures were taken to the Bargello while the plaster copy of the work in question ended up in the Accademia Gallery. Today, however, the original marble from Florence triumphant over Pisa by Giambologna is exhibited in the Sala di Michelangelo e del Cinquecento on the ground floor of the Bargello National Museum, while the plaster has returned to Palazzo Vecchio.
When Giambologna began to put his hand to the group in 1565, he already made use of the collaboration of one of his most promising pupils: Pierre de Francqueville, Italianized into Pietro Francavilla.
In the sculpture of the allegory of Florence triumphant over Pisa, Giambologna’s style is already clearly evident with Florence without clothes with her serpentine pose proposed in the act of subjugating Pisa, represented as a man with a bearded face locked in chains.
Below Pisa, crouched between his feet, we see the figure of a fox symbolizing deceit and cunning.
For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you by making an appointment for the next posts and on social media.

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