La scultura del giorno di cui voglio parlarvi oggi è il Putto con Delfino di Andrea del Verrocchio, realizzato dall’artista in un arco di tempo compreso fra il 1465 e il 1468. 

E’ un putto in bronzo che dispiega le sue ali compiendo con il busto una leggera torsione. Con aria giocosa tiene fra le mani un piccolo delfino modellato secondo lo stile dell’epoca. Sia dalle narici che dalla bocca del delfino uscivano getti d’acqua direzionati verso l’alto.

Il soggetto scelto da Verrocchio deriva dall’antico ma l’artista ebbe l’abilità di dargli una moderna reinterpretazione con il bambino sorridente che sembra danzare in equilibrio precario sulla gamba sinistra e quel ciuffo di capelli sulla fronte, palesemente bagnati dal getto d’acqua.

Racconta Giorgio Vasari nelle vite che fu il Magnifico a commissionare quest’opera al Verrocchio per la sua Villa di Careggi, descrivendo la scultura come un poco sognante “un putto di bronzo che strozza un pesce il quale ha fatto porre, come oggi si vede, il signor duca Cosimo alla fonte che è nel cortile del suo Palazzo“.

Secondo studi più recenti sarebbe stato invece il padre Piero de’ Medici a commissionare il putto.

Quando poi Cosimo I de’ Medici volle rinnovare Palazzo Vecchio con importanti lavori di ristrutturazione, fra il 1550 e il 1568, il Putto con Delfino fu collocato al centro della fontana del Cortile di Michelozzo, progettata in marmo e porfido da Andrea di Polo e Francesco del Tadda.

Per motivi direttamente collegati alla sua conservazione, fra il 1957 e il 1959 l’opera originale fu trasferita all’interno di Palazzo Vecchio e sostituita nel cortile con una copia realizzata da Bruno Bearzi.

L’opera, dopo quattro ininterrotti secoli di esposizione agli agenti atmosferici e esposta all’azione erosiva degli zampilli dell’acqua, è stata sottoposta a un intervento di restauro operato da Nicola Salvioli nel 2018, in vista della grandiosa mostra monografica dedicata al Verrocchio, allestita a Palazzo Strozzi.

Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta non prima di avervi fornito importanti consigli per la lettura, dedicati ad Andrea Verrocchio.

Sculpture of the day: the Putto with Dolphin by Verrocchio

The sculpture of the day I want to tell you about today is the Putto with Dolphin by Andrea del Verrocchio, created by the artist in a period of time between 1465 and 1468.

It is a bronze putto who unfolds his wings by making a slight twist with the bust. With a playful air he holds in his hands a small dolphin modeled in the style of the time. Both from the nostrils and from the dolphin’s mouth came jets of water directed upwards.

The subject chosen by Verrocchio derives from the ancient but the artist had the ability to give it a modern reinterpretation with the smiling child who seems to dance precariously on his left leg and that tuft of hair clearly wet from the jet of water on his forehead.

Giorgio Vasari recounts in his Lives that it was the Magnificent who commissioned this work from Verrocchio for his Villa di Careggi, describing the sculpture as a little dreamy “a bronze putto choking a fish which has had Signor Duke Cosimo put, as we see today, at the source that is in the courtyard of his Palace”.

According to more recent studies, it would have been Father Piero de’ Medici who commissioned the putto.

Then when Cosimo I de’ Medici wanted to renovate Palazzo Vecchio with major renovations, between 1550 and 1568, the Putto with Dolphin was placed in the center of the fountain in Michelozzo’s courtyard, designed in marble and porphyry by Andrea di Polo and Francesco del Tadda.

For reasons directly related to its conservation, between 1957 and 1959 the original work was transferred inside Palazzo Vecchio and replaced in the courtyard with a copy made by Bruno Bearzi.

The work, after four uninterrupted centuries of exposure to atmospheric agents and exposed to the erosive action of water jets, underwent a restoration intervention carried out by Nicola Salvioli in 2018, in view of the grandiose monographic exhibition dedicated to Verrocchio, set up at Palazzo Strozzi.

For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you not before having provided you with important reading tips dedicated to Andrea Verrocchio.

Sostienici – Support Us

Se questo blog ti piace e ti appassiona, puoi aiutarci a farlo crescere sempre più sostenendoci in modo concreto condividendo i post, seguendo le pagine social e con un contributo che ci aiuta ad andare avanti con il nostro lavoro di divulgazione. . ENGLISH: If you like and are passionate about this blog, you can help us make it grow more and more by supporting us in a concrete way by sharing posts, following social pages and with a contribution that helps us to move forward with our dissemination work.

10,00 €

Pubblicato da Michelangelo Buonarroti

Chi non conosce Michelangelo Buonarroti? Scultore, pittore, architetto e raffinato poeta. Ma chi è il suo alter ego che gli da voce sul blog michelangelobuonarrotietornato.com e sui social connessi? Antonietta Bandelloni, art blogger e scrittrice toscana appassionata d'arte. Da più di dieci anni si dedica allo studio approfondito delle opere e della tormentata esistenza di Michelangelo Buonarroti. Per contattare Antonietta Bandelloni per collaborazioni, inviti, sponsorizzazioni o altro inviate una mail direttamente a antoniettabandelloni@gmail.com ENG: Who doesn't know Michelangelo Buonarroti? Sculptor, painter, architect and refined poet. But who is his alter ego that gives him a voice on the blog michelangelobuonarrotietornato.com and on the connected social networks? Antonietta Bandelloni, a Tuscan art blogger and writer passionate about art. For over ten years she has devoted himself to the in-depth study of Michelangelo Buonarroti's works and tormented existence. To contact Antonietta Bandelloni for collaborations, invitations, sponsorships or other send an email directly to antoniettabandelloni@gmail.com Vedi tutti gli articoli di Michelangelo Buonarroti