La scultura del giorno che vi propongo oggi è l’Arcangelo Michele trionfante scolpito da Scipione Tadolini, ubicato nel cuore del Gasson Hall, l’edificio gotico più rappresentativo del Boston College.

Al centro di una sala a pianta rotondeggiante, adornata con dipinti a olio, si eleva l’imponente scultura plasmata dal Tadolini nel 1869: è il San Michele che trionfa nella lotta contro il demonio.

Innalza verso il cielo la spada di ottone per dare il colpo finale al diavolo e spedirlo dritto negli inferi. La scena è in evoluzione e quadrando le due figure se ne percepisce tutta la tensione.

L’iconografia di San Michele che lotta col demonio è una costante nella statuaria cattolica.

Il demonio oppresso da peso figurato e reale dell’arcangelo volta il capo indietro e tenta di alzarsi, non dandosi ancora per vinto. Ha il punto sinistro serrato e adopera l’altra mano per tenere stabile la sua posizione.

Tadolini con questa potente opera porta direttamente dentro il conflitto gli spettatori. Il corpetto della corazza dell’Arcangelo e il suo gonnellini fatto da frange di pelle scompigliate dal movimento, la resa del suo manto e delle ali e altri particolari hanno una resa eccellente.

Scipione Tadolini nacque nel 1822 da Serafina Passamonti, pittrice di miniature, e Adamo Tadolini, celebre scultore e assistente prediletto del Canova. Fratello dello scultore Tito Tadolini e a sua volta padre dello scultore Giulio Tadolini, le sue opere divennero particolarmente apprezzate per quel suo personale modo di reinterpretare in forma romantica la tradizione neoclassica.

Scipione si formò presso l’Accademia di Roma e una delle sue opere di maggior successo fu la Schiava Greca.

Fu Gardner Brewer a commissionare l’Arcangelo Michele vittorioso al Tadolini. Brewner era uno dei mercanti più ricchi di Boston che doveva la sua fortuna alle distillerie e al commercio di frutta secca.

Nel 1865 contattò lo scultore chiedendogli di trasporre nel marmo l’idea che aveva di San Michele che sconfigge il demonio per una cifra di 28mila dollari ma non solo. Insistette a lungo affinché il Tadolini accompagnasse la scultura ultimata nel viaggio verso l’America.

L’artista impiegò quattro anni per terminare l’opera. Non smise mai di lavorarci ma i tempi di esecuzione si dilatarono perché era un grande perfezionista.

Finalmente 1869 il Tadolini terminò il suo capolavoro e lo accompagnò attraverso l’Atlantico per raggiungere Boston. Il mecenate Brewer fece installare l’Arcangelo Michele nella grande sala della sua Beacon Street Home. 

Cinque anni dopo Brewer morì e l’opera finì nelle mani di un mercante d’arte. Rimase in deposito a lungo fino a quando, nel 1909, un anonimo benefattore la acquistò per donarla al Boston College in onore di Charles Lane, prefetto della Chiesa dell’Immacolata Concezione e ministro della Boston College High School. 

La preziosa acquisizione fu annunciata nell’aprile 1909 e la statua arrivò al Boston College poco dopo.

Per il momento il votro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prosimi posst e sui social.

Sculpture of the day: Archangel Michael triumphant by Tadolini

The sculpture of the day that I propose to you today is the triumphant Archangel Michael sculpted by Scipione Tadolini, located in the heart of Gasson Hall, the most representative Gothic building of Boston College.

At the center of a room with a rounded plan, adorned with oil paintings, stands the imposing sculpture created by Tadolini in 1869: it is San Michele who triumphs in the fight against the devil.

He raises his brass sword to the sky to deal the final blow to the devil and send him straight to the underworld. The scene is evolving and squaring the two figures one perceives all the tension.

The iconography of St. Michael fighting the devil is a constant in Catholic statuary.

The devil oppressed by the archangel’s figurative and real weight turns his head back and tries to get up, still not giving up. He has a tight left point and uses his other hand to stabilize his position.

Tadolini with this powerful work takes the spectators directly into the conflict. The bodice of the Archangel’s armor and his skirt made from leather fringes messed up by the movement, the rendering of his mantle and wings and other details have an excellent rendering.

Scipione Tadolini was born in 1822 to Serafina Passamonti, a painter of miniatures, and Adamo Tadolini, a famous sculptor and Canova’s favorite assistant. Brother of the sculptor Tadolini and in turn father of the sculptor Giulio Tadolini, his works became particularly appreciated for his personal way of reinterpreting the neoclassical tradition in a romantic way.

Scipio was educated at the Academy of Rome and one of his most successful operas was Schiava Greca.

It was Gardner Brewer who commissioned the Victorious Archangel Michael from Tadolini. Brewner was one of Boston’s wealthiest merchants who owed his fortune to distilleries and the dried fruit trade.

In 1865 he contacted the sculptor asking him to transpose into marble the idea he had of San Michele defeating the devil for a sum of 28 thousand dollars but not only. He insisted for a long time that Tadolini accompany the completed sculpture on its journey to America.

It took the artist four years to finish the work. He never stopped working on it but the execution times expanded because he was a great perfectionist.

Finally 1869 Tadolini finished his masterpiece and accompanied him across the Atlantic to reach Boston. The patron Brewer had the Archangel Michael installed in the great hall of his Beacon Street Home.

Five years later Brewer died and the work ended up in the hands of an art dealer. It remained in storage for a long time until, in 1909, an anonymous benefactor bought it to donate it to the Boston COllege in honor of Charles Lane, prefect of the Church of the Immaculate Conception and minister of Boston College High School.

The prized acquisition was announced in April 1909, and the statue arrived at Boston College shortly thereafter.

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Pubblicato da Michelangelo Buonarroti

Chi non conosce Michelangelo Buonarroti? Scultore, pittore, architetto e raffinato poeta. Ma chi è il suo alter ego che gli da voce sul blog michelangelobuonarrotietornato.com e sui social connessi? Antonietta Bandelloni, art blogger e scrittrice toscana appassionata d'arte. Da più di dieci anni si dedica allo studio approfondito delle opere e della tormentata esistenza di Michelangelo Buonarroti. Per contattare Antonietta Bandelloni per collaborazioni, inviti, sponsorizzazioni o altro inviate una mail direttamente a antoniettabandelloni@gmail.com ENG: Who doesn't know Michelangelo Buonarroti? Sculptor, painter, architect and refined poet. But who is his alter ego that gives him a voice on the blog michelangelobuonarrotietornato.com and on the connected social networks? Antonietta Bandelloni, a Tuscan art blogger and writer passionate about art. For over ten years she has devoted himself to the in-depth study of Michelangelo Buonarroti's works and tormented existence. To contact Antonietta Bandelloni for collaborations, invitations, sponsorships or other send an email directly to antoniettabandelloni@gmail.com Vedi tutti gli articoli di Michelangelo Buonarroti