La Scultura del giorno: Mosè salvato dalle acque di Barzaghi
La scultura che vi propongo oggi è il Mosè salvato dalle acque, una straordinaria opera scolpita da Francesco Barzaghi nel 1869.
Barzaghi è stato uno scultore chiave del movimento della Scapigliatura a Milano. Ambizioso e assai produttivo, questo artista partecipò a un gran numero di mostre internazionali riscuotendo puntualmente un enorme successo da parte della critica e del pubblico.
Proprio il Mosè salvato dalle acque fu presentato alla fiera internazionale di Vienna del 1873 e a quella di Filadelfia del 1876.
Secondo quanto narrato nell’Antico Testamento, il faraone ordinò l’esecuzione dei ragazzi di origine israelita. Per salvare Mosè da quell’atrocità, sua mamma lo mise in una cesta affidandolo alle acque del Nilo. A ritrovarlo fu la figlia del faraone che lo prelevò dalle acque e lo portò con sé.
Il Mosè salvato dalle acque del 1869 fu una scultura di grande successo tanto che all’artista ne furono richieste diverse copie. La prima versione a grandezza naturale fu realizzata dallo scultore con l’intenzione di stupire il pubblico. Non cercatela nei musei perché appartiene a una collezione privata.
La morbidezza delle due figure e la tenerezza impressa in quel gesto colpirono dritto al cuore chi ebbe modo per la prima volta di ammirare il capolavoro di Barzaghi.
Per dar corpo alla scultura, l’artista mise in campo tutte le sue migliori qualità realizzando un vesto di vimini che pare reale più del vero, trame di stoffe diverse, gioielli raffinati e capelli ricciuti che sembrano soffici.
“Tra gli esemplari di quel trattamento flessibile, accattivante, seducente del marmo che ha reso la scultura italiana al Centenario una rivelazione, un esemplare preferito era Il ritrovamento di Mosè, di Francesco Barzaghi. E’ un’opera di pura e graziosa arte idilliaca, un pezzo di scultura pura ed esaltante”
Dal catalogo della mostra dell‘Esposizione Internazionale di Filadelfia, 1876).
Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
Sculpture of the day: Moses saved from the waters of Barzaghi
The sculpture that I propose to you today is Moses saved from the waters, an extraordinary work sculpted by Francesco Barzaghi in 1869.
Barzaghi was a key sculptor of the Scapigliatura movement in Milan. Ambitious and very productive, this artist participated in a large number of international exhibitions, punctually enjoying enormous success from critics and the public.
The Moses saved from the waters was presented at the international fair in Vienna in 1873 and in Philadelphia in 1876.
According to what is narrated in the Old Testament, the pharaoh ordered the execution of the boys of Israelite origin. To save Moses, his mother put him in a basket and entrusted him to the waters of the Nile. He was rescued from the waters by Pharaoh’s daughter.
The Moses saved from the waters of 1869 was a sculpture of great success so much that the artist was asked for several copies. The first version is life-size and was created by the sculptor to amaze the public.
The softness of the two figures and the tenderness imprinted in that gesture struck straight to the heart of those who had the opportunity to admire Barzaghi’s masterpiece for the first time.
To give substance to the sculpture, the artist put all his best qualities into play, creating a wicker dress that seems more real than life, textures of different fabrics, refined jewels and curly hair that seems soft.
“Among the specimens of that flexible, captivating, seductive treatment of marble that made Italian sculpture a revelation at the Centenary, a favorite specimen was The Finding of Moses, by Francesco Barzaghi. It is a work of pure and graceful idyllic art, a pure and exhilarating piece of sculpture.”
From the exhibition catalog of the Philadelphia International Exposition, 1876.
For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you by making an appointment for the next posts and on social media.

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