L’arco tira a cose basse e vile
Nell’attesa di poter tornare a visitare mostre e musei a partire dal 26 aprile nelle zone gialle, vi propongo alcuni versi miei che scrissi anni or sono, sperando di far cosa gradita.
Non è sempre di colpa aspra e mortale
d’una immensa bellezza un fero ardore,
se poi sì lascia liquefatto il core,
che ‘n breve il penetri un divino strale.
Amore isveglia e desta e ‘mpenna l’ale,
né l’alto vol preschive al van furore;
qual primo grado c’al suo creatore,
di quel non sazia, l’alma ascende e sale.
L’amor di quel ch’i’ parlo in alto aspira;
donna è dissimil troppo; e mal conviensi
arder di quella al cor saggio e verile.
L’un tira al cielo, e l’altro in terra tira;
nell’alma l’un, l’altr’abita ne’ sensi,
e l’arco tira a cose basse e vile.
Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti con i suoi versi antichi.

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