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Le grazie tua e la fortuna mia

Le grazie tua e la fortuna mia
hanno, donna, sì vari
gli effetti, perch’i’ ‘mpari
in fra ‘l dolce e l’amar qual mezzo sia.

Stamani voglio cominciare la giornata in versi riproponendovi alcune rime che scrissi secoli orsono ma che ancora fanno vibrare chi le legge.

Mi guardo in giro sconsolato e ciò che vedo non mi piace. C’è bisogno di ritornare alla bellezza, alla poesia e alla musica per poter tornare a sognare qualcosa di meno nero di quello che si intravede all’orizzonte.

Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti e i suoi antichi versi.

  Le grazie tua e la fortuna mia
hanno, donna, sì vari
gli effetti, perch’i’ ‘mpari
in fra ‘l dolce e l’amar qual mezzo sia.
    Mentre benigna e pia
dentro, e di fuor ti mostri
quante se’ bella al mie ‘rdente desire,
la fortun’ aspra e ria,
nemica a’ piacer nostri,
con mille oltraggi offende ‘l mie gioire;
se per avverso po’ di tal martire,
si piega alle mie voglie,
tuo pietà mi si toglie.
    Fra ‘l riso e ‘l pianto, en sì contrari stremi,

mezzo non è c’una gran doglia scemi.

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