Il braccio rotto del David
Furono anni difficili a Firenze durante i quali i conflitti per la presa del potere erano all’ordine del giorno. Il 26 aprile del 1527 un nutrito gruppo di repubblicani si asserragliò dentro Palazzo Vecchio. Per rifendere la loro posizione cominciarono a lanciare dalle finestre quello che che avevano a portata di mano: tavoli, mobili più o meno pesanti, pietre.
A farne le spese fu il mio povero David che si trovava in mezzo a chi tentava di forzare l’entrata a palazzo e chi non voleva che entrassero. Oltre a danni meno evidenti, il David perse il braccio sinistro. Lo avevo realizzato da pochi anni e già pareva una scultura greca con quell’arto mancante.

La ricostruzione con i pezzi originali raccolti dal Vasari e dal Salviati, venne effettuata parecchio tempo dopo, grazie all’interessamento del Granduca Cosimo I.
“El populo passa un pocho di tempo nel veder fabricare un ponte intorno al gigante David. Fassi per rannestargli il suo povero braccio: ma molti pensano che gli s’abbia a lavare il viso” Così scrisse Pier Francesco Riccio in merito al restauro del braccio.
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