La consegna delle chiavi che mai realizzai
Il programma iconografico della Cappella Paolina voluto da papa Paolo III non prevedeva l’affresco della Crocifissione di Pietro ma bensì la scena della consegna delle chiavi a Pietro. Anche il Vasari mette nero su bianco questo fatto nella prima edizione delle Vite: “Et finita questa (il Giudizio Universale della Cappella Sistina) gli fu fatto allogazione d’un’altra cappella, dove starà il Sacramento, detta la Paulina, nella quale dipigne due storie: una di San Pietro, l’altra di San Paulo, l’una dove Cristo dà le chiavi a Pietro; l’altra la terribile conversione di Paulo”.
A quanto pare papa Paolo III Farnese decise di mutare il soggetto di uno dei due episodi. Quali furono i motivi che lo spinsero a cambiare idea? Non è dato sapere ma è possibile supporre che volesse evitare di ripetere un soggetto già presente per ben due volte nella attigua Sistina sia sugli arazzi di Raffaello che sull’affresco quattrocentesco del Perugino. Paolo III preferì evitare la solita esaltazione del primato di Pietro per mettere in luce invece il suo sacrificio quasi come se fosse un monito per i suoi successori in un momento così travagliato per la Chiesa cattolica.
Nel corso degli anni è stato possibile rintracciare l’impianto che avevo ideato per quell’affresco mai realizzato mediante un disegno eseguito dal miniaturista Giulio Clovio che lavorava presso casa Farnese. Il medesimo disegno fu riproposto poi anche su pergamena dal miniaturista Giovan Battista Clovio. Entrambi i disegni si trovano al Louvre e possono dare un’idea abbastanza precisa di come avrebbe dovuto essere quel lavoro che non iniziai ad affrescare.
Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti

L’immagine riprodotta sopra è quella della miniatura eseguita da Giovan Battista Castello con figure abbigliate probabilmente in maniera autonoma. A seguire il disegno di Clovio ripreso da Castello…abbiate pazienza, lo so che si vede ma è l’unica immagine che sono riuscito a scovare.
