L’improvvisazione
L’improvvisazione è frutto del genio creativo ma non solo. Gli stolti possono anche pensare che dietro un dipinto estemporaneo fatto lì per lì, su due piedi, non ci sia alla base una profonda conoscenza della materia, degli strumenti e di tutto quello che ha reso possibile tale creazione.
Dopo anni di studio, perfezionamenti e limature atte ad affinare la propria maniera di comunicare le sensazioni attraverso un dipinto, una scultura o, perché no, attraverso la composizione di una melodia ci si può dedicare all’improvvisazione.
Anch’io ho improvvisato e pure con grande piacere. Se non lo avessi fatto avrei impiegato molto più tempo nella realizzazione degli affreschi della volta della Sistina. Avete presente lo sfondo, l’albero di fico e il serpente tentatore che ci si avvinghia sopra? Beh, ho realizzato tutto ciò senza adoperare alcun cartone preparatorio e l’effetto ottenuto mi pare eccellente, no?
L’improvvisazione è una virtù che si acquista col tempo attraverso la dedizione totale al proprio lavoro.
Il vostro Michelangelo Buonarroti se ne va a desinare e per l’occasione s’è comprato pure una bottiglia di liquore per farsi un ponce al mandarino. Si, lo so… i ponce si bevono la vigilia di Natale, ma c’ho forse colpa io se è freddo?
