Terremoto a Firenze…
Terremoto a Firenze… e non si tratta di un terremoto culturale di innovazioni, incontro e scontro di punti di vista diversi o di una messa a fuoco sull’arte che qui non è solo bellezza ma anche turismo e tutto l’indotto che c’è dietro.
Niente di tutto questo. Si tratta di un terremoto vero, di quelli che fan tremare la terra sotto i piedi e attorcigliano le budelle dentro la pancia con effetti non proprio letterari.
Ero lì in Santa Croce tranquillo e beato dove, come sapete risiedo da secoli. Saranno state si e no le undici e mezzo e ero tutto intento ad assaggiare i tordellini in brodo sul foco, già mezzi cotti. A un certo punto ho sentito uno scossone assai forte che m’ha fatto schizzar via il cucchiaio di mano e ancora non l’ho ritrovato… chissà dietro quale tomba è finito.
Lì per lì pensavo fosse Galileo: non gli riesce mai sta’ bono, ne inventa sempre di nove!
Ma quando me lo son visto arrivare davanti tutto spaventato urlando: “è la fine del mondo” ho capito due cose. La prima è che Galileo da qualche tempo non sta tanto bene e la seconda è che le scosse percepite erano quelle di un terremoto assai fortino.
Ho calmato Galileo e poi ho acceso la televisione per sentire qualcosa su l’accaduto. E si, i sismografi hanno registrato un terremoto di magnitudo 4.1 della scala Richter con epicentro nella zona delle Colline del Chianti, quelle del vino bono per intenderci.
Il sindaco Nardella ha già messo i tecnici all’opera per verificare se ci sono stati danni ma a quanto pare per il momento non ne è stato comprovato nessuno.
Io son qui a cercare il mi’ cucchiaio. Mica per altro ma se fosse finito sul sepolcro del Machiavelli, è capace che mi faccia pagare pure l’affitto!
Via, per ora il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta… ogni tanto qualche scossetta d’assestamento c’è, vediamo se mi riesce mangiare i tortellini in brodo senza bagnarmi il giacchetto.