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Disegni andati in fumo

Altra notte insonne a gironzolare per le strade di Firenze. Di notte la città sembra sprofondare nel nulla. Son pochi i passanti che ho incontrato nel mio continuo vagabondare e a armi compagnia c’era solo la mia ombra sotto il lume dei lampioni.

Fossi ancora stato in vita sarebbe stata una di quelle notti in cui avrei dato alle fiamme i miei disegni. Non avete idea di quanti ne ho bruciati…schizzi, cartoni e disegni a cui lavorai diversi giorni si trasformavano in cenere sotto i miei occhi. Non volevo che fossero copiati o studiati da chi non aveva né arte né parte. Mi scocciava anche lasciare ai posteri tracia di opere che mai realizzai.

Col senno di poi sarebbe stato meglio regalarli a qualche poveraccio così per un po’, vendendoli, avrebbe mangiato senza problemi. Oramai è tardi e non posso rimediare ad errori commessi più di 450 anni fa. In compenso però, i disegni che si sono salvati dalle mie notti insonni da piromane, hanno acquistato ancor più valore perché son diventati rari.

Il mi’ nipote Lionardo riuscì a trovare un pacchetto di disegni miei sul mercato romano e per comprarli dovette sborsare non so’ quanti danari. Successivamente, attorno all’anno 1566, fu proprio Lionardo a regalare questi miei disegni a Cosimo I de’ Medici assieme alla Madonna della Scala.

Quando però Michelangelo Buonarroti il Giovane decise di aprire le porte della casa di famiglia in Via Ghibellina a Firenze per ricordare me e le mie opere, i disegni vennero restituiti agli eredi della famiglia e tutt’ora si trovano lì.

La raccolta di disegni miei più grande al mondo è proprio quella di Casa Buonarroti e vengono esposti tutti a rotazione per non sottoporli continuamente ai danni della luce diretta.

 

madbim

il vostro Michelangelo Buonarroti

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