Vai al contenuto

Prato della Valle: uno dei gioielli di Padova

Prato della Valle è una delle piazze più grandi di tutta Europa con i suoi oltre 88mila metri quadrati di superficie.

A forma ellittica è caratterizzato dalla presenza di uno spazio verde noto con il nome di Isola Memmia circondato da un canale decorato da un doppio basamento arricchito con sculture che celebrano personalità del passato.

Il progetto iniziale prevedeva l’installazione di ben 88 opere intervallate da 8 piedistalli sopra i quali sarebbero stati collocati altrettanto obelischi.

Photo by Balminder Kaur on Pexels.com
Annunci

Il Prato della Valle è attraversato da quattro ponti collegati ad altrettanti viali che si congiungono al centro dell’isola. Questa particolare struttura venne ispirata dalla tradizione veneta dei giardini patrizi.

La piazza che oggi accoglie il grande Prato della Valle in epoca romana fu un grande teatro, noto come lo Zairo. Di quella struttura sono state rinvenute le tracce all’interno del canale che circonda l’Isola Memmia.

Nello stesso luogo sono stati ritrovati reperti dell’antico circo che venne adoperato per le truci persecuzioni contro i cristiani. Proprio in questo spazio vennero martirizzati due dei quattro patroni della città: Santa Giustina e San Daniele.

Photo by Ivan Rebic on Pexels.com
Annunci

Il progetto di Andrea Memmo

Era il 14 febbraio del 1767 quando Senato Veneto dichiarò che l’area fosse di proprietà comunale sottraendola alle pretese che avanzavano sulla zona i monaci di Santa Giustina

Non molto tempo dopo, nel 1775, il Provveditore della Serenissima a Padova Andrea Memmo, architetto, volle fosse effettuata la bonifica della zona creando una serie di canalizzazioni sotterranee.

Stando a quanto riportato dalle cronache del tempo, per realizzare l’Isola e i quattro ponti che attraversano la canaletta furono necessari solo 44 giorni. Memmo per finanziare quell’opera a cui molto teneva investì parecchi danari di tasca sua.

Il progetto iniziale pensato da Memmo però rimase incompiuto per mancanza di soldi ma è tutt’oggi visibile in un’incisione su rame del Piranesi risalente al 1785.

Annunci

Si vocifera che fosse stato lo stesso Memmo a commissionare riproduzioni del suo progetto integrale del Prato della Valle con lo scopo di riuscire a ottenere altri finanziamenti che gli avrebbero consentito di ultimare i lavori.

Prato della Valle oggi

Oggi le sculture che arricchiscono la prestigiosa piazza di Padova sono 38, disposte lungo l’anello interno all’Isola Memmia mentre sono 40 lungo quello esterno, per un totale di 78 opere.

Vennero scolpite tra il 1775 e il 1883 da numerosi artisti adoperando la pietra di Costozza. Raffigurano padovani illustri, di nascita o per adozione, che onorarono la città con il loro talento e il loro studi.

Invece, gli spazi adiacenti ai quattro ponti furono riservati per collocare opere di personaggi politici di spicco come pontefici e dogi.

Dovete sapere che le sculture sono numerate una a una. In particolare la 44 scolpita da Felice Chiereghin raffigura l’architetto che ideò Prato della Valle, Andrea Memmo, e fu collocata lì a due anni di distanza dal suo passaggio a miglior vita.

Photo by Lukas Lussi on Pexels.com
Annunci

Esiste però un’opera ancor più preziosa presente in questo luogo così particolare ed è la numero 52 del giro interno, realizzata da un giovanissimo Antonio Canova. In realtà la scutura originale oggi si trova all’interno dei Musei Civici per questioni conservative ed è stata sostituita con una copia.

Tra le atre sculture di personaggi noti vale la pena ricordare quelle di Torquato Tasso, Francesco Petrarca, Galileo Galilei, Andrea Mantegna, Ludovico Ariosto e Antenore che si narra sia stato il fondatore di Padova.

Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

Annunci

Prato della Valle: One of Padua’s Jewels

Prato della Valle is one of the largest squares in Europe, spanning over 88,000 square meters. Elliptically shaped, it features a central green space known as Isola Memmia, surrounded by a cove decorated with a double base adorned with sculptures celebrating personalities of the past.

The initial project called for the installation of 88 works, alternating with eight pedestals, each with an obelisk.

Prato della Valle is crossed by four bridges connected to four avenues that converge at the center of the island. This unique structure was inspired by the Venetian tradition of patrician gardens.

The square that now houses the large Prato della Valle was once the center of a large theater, known as the Zairo, in Roman times. Traces of that structure have been discovered within the canal surrounding Isola Memmia.

At the same site, relics of the ancient circus, used for the brutal persecutions of Christians, were discovered. It was precisely in this space that two of the city’s four patron saints, Saint Justina and Saint Daniel, were martyred.

Andrea Memmo’s Project

It was February 14, 1767, when the Venetian Senate declared the area municipal property, freeing it from the claims of the monks of Santa Justina.

Not long after, in 1775, the Venetian Provveditore of Padua, Andrea Memmo, an architect, ordered the area to be reclaimed by creating a series of underground canals.

According to contemporary chronicles, it took only 44 days to build the island and the four bridges spanning the canal. Memmo invested considerable sums of his own money to finance this project, which he greatly valued.

Memmo’s initial project, however, remained unfinished due to lack of funds, but it is still visible today in a copper engraving by Piranesi dating back to 1785.

It is rumored that Memmo himself commissioned reproductions of his complete design for Prato della Valle in an attempt to secure additional funding that would have allowed him to complete the work.

Prato della Valle Today

Today, 38 sculptures adorn Padua’s prestigious square, arranged along the inner ring of Isola Memmia, and 40 along the outer ring, for a total of 78 works.

They were sculpted between 1775 and 1883 by numerous artists using Costozza stone. They depict illustrious Paduans, either by birth or by adoption, who honored the city with their talent and studies.

Instead, the spaces adjacent to the four bridges were reserved for works by prominent political figures such as popes and doges.

You should know that the sculptures are individually numbered. In particular, sculpture number 44, sculpted by Felice Chiereghin, depicts the architect who designed Prato della Valle, Andrea Memmo, and was placed there two years after his passing.

However, there is an even more precious work present in this unique location: sculpture number 52 on the inner circle, created by a very young Antonio Canova. In reality, the original work is now located in the Civic Museums for conservation reasons and has been replaced with a copy.

Among the other sculptures of famous figures, it’s worth mentioning those of Torquato Tasso, Francesco Petrarca, Galileo Galilei, Andrea Mantegna, Ludovico Ariosto, and Antenor, who is said to have been the founder of Padua.

For now, yours truly, Michelangelo Buonarroti bids you farewell and invites you to see him in future posts and on social media.

Sostienici – Support Us

Se questo blog ti piace e ti appassiona, puoi aiutarci a farlo crescere sempre più sostenendoci in modo concreto condividendo i post, seguendo le pagine social e con un contributo che ci aiuta ad andare avanti con il nostro lavoro di divulgazione. . ENGLISH: If you like and are passionate about this blog, you can help us make it grow more and more by supporting us in a concrete way by sharing posts, following social pages and with a contribution that helps us to move forward with our dissemination work.

10,00 €

Annunci

Leave a Reply