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Lezioni d’arte nel Giardino del Magnifico

“Avvenne che un giorno fu dal Granacci menato al giardin de’ Medici a San Marco, il qual giardino di Magnifico Lorenzo avea di varie statue antiche e de figure ornato”. Così scrive il Condivi raccontando la mia entrata nel Giardino di San Marco, accademia d’arte ante litteram di Lorenzo il Magnifico.

Le prime notizie storiche accertate che si hanno della presenza di questo luogo ubicato a poca distanza dalla Chiesa di San Marco e da quella di San Lorenzo, risalgono agli anni Settanta del Quattrocento.

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Nel 1480 già era un luogo ambito dai ragazzi che volevano apprendere l’arte della scultura e noto alle cronache del tempo.

Pensate che quando arrivava a Firenze qualche portante personalità, veniva quasi sempre portata all’interno di quella fucina per mostrargli come i talenti venivano seguiti, incoraggiati e sviluppati alla corte del Magnifico.

Anche il cardinale d’Aragona, cognato di Ercole d’Este soprannominato il Cavaliere senza paura, come riporta in una lettera il suo ambasciatore “andò a vedere S-to Marcho ed la libreria; poi quello zardino di Lorencio”.

Il ritratto di Lorenzo il Magnifico realizzato dal Bronzino
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Negli stessi anni il Giardino di San Marco compare nelle carte della città. Era caratterizzato dalla presenza di una fila di cipressi. Al suo interno erano presenti degli edifici in muratura adoperati dai giovani per studiare, dormire e mangiare.

Al di sotto dei portici i ragazzi lavoravano, seguiti da Bertoldo di Giovanni, allievo prediletto di Donatello, specializzato nella fusione in bronzo. Frammenti di sculture antiche erano materia di studio per tutti. Le opere meno compromesse e più belle dal giardino erano assenti perchè Lorenzo il Magnifico preferiva esporle nel suo palazzo di Via Larga.

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Molto probabilmente uno dei primi giovani talenti che lo frequentò fu Leonardo da Vinci, attorno al 1475, un anno dopo la mia nascita. 

Oltre a me, lì studiarono anche i pittori Francesco Granacci, Giuliano Bugiardini, Lorenzo di Credi, Niccolò Soggi e gli scultori Baccio da Montelupo, Giovan Francesco Rustici, Pietro Torrigiani e Andrea Sansovino.

Quando però nel 1494 Il figliolo di Lorenzo il Magnifico, Piero de’ Medici, fu cacciato da Firenze, il Giardino di San Marco con i suoi tesori fu saccheggiato. L’anno successivo fu comprato da Giovanni Bentivoglio, amico della famiglia Medici e signore di Bologna.

Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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Art Lessons in the Garden of the Magnificent

“It happened that one day Granacci took me to the Medici garden in San Marco, which Lorenzo the Magnificent’s garden had adorned with various ancient statues and figures”. This is what Condivi wrote when describing my entry into the Garden of San Marco, an art academy ante litteram of Lorenzo the Magnificent.

The first confirmed historical information about the presence of this place, located a short distance from the Church of San Marco and that of San Lorenzo, dates back to the 1470s.

In 1480 it was already a place sought after by boys who wanted to learn the art of sculpture and was known to the chronicles of the time. Just think that when some important personality arrived in Florence, he was almost always taken inside that forge to show him how talents were followed, encouraged and developed at the court of the Magnificent.

Even Cardinal d’Aragona, brother-in-law of Ercole d’Este nicknamed the Knight without Fear, as his ambassador reports in a letter, “went to see S-to Marcho and the library; then the zardino Lorencio”.

In the same years, the Garden of San Marco appears in the city maps and was characterized by the presence of a row of cypress trees. Inside there were brick buildings used by young people to study, sleep and eat.

Under the porticos the boys worked, followed by Bertoldo di Giovanni, Donatello’s favorite student, specialized in bronze casting. Fragments of ancient sculptures were a subject of study for everyone. The less compromised and more beautiful works from the garden were absent because Lorenzo the Magnificent preferred to exhibit them in his palace on Via Larga.

Most likely one of the first young talents who frequented it was Leonardo da Vinci, around 1475, a year after I was born.

In addition to me, the painters Francesco Granacci, Giuliano Bugiardini, Lorenzo di Credi, Niccolò Soggi and the sculptors Baccio da Montelupo, Giovan Francesco Rustici, Pietro Torrigiani and Andrea Sansovino also studied there.

However, when in 1494 Lorenzo the Magnificent’s son, Piero de’ Medici, was expelled from Florence, the Garden of San Marco with its treasures was looted. The following year it was bought by Giovanni Bentivoglio, a friend of the Medici family and lord of Bologna.

For the moment, yours truly Michelangelo Buonarroti bids you farewell and invites you to the next posts and on social media.

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