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La Scultura del giorno: il Perseo di Canova

La scultura del giorno che voglio proporvi oggi è il Perseo di Canova che lo scultore volle raffigurare trionfante, con il braccio teso mentre mostra la testa di Medusa appena recisa.

Mettendo in mostra il suo corpo privo di vesti, com’era in uso nella scultura greca che celebrava gli eroi, Perseo stringe nell’altra mano la spada uncinata che gli era stata data da Ermete.

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Sicuramente la posa dell’opera di Canova vi riporterà alla mente una scultura più antica che ha la medesima posa: l’Apollo del Belvedere. Non c’è dubbio che lo scultore abbia tratto ispirazione da quel capolavoro per da forma alla scultura iniziata a partire dal 1797.

Perseo fu commissionato all’artista dal tribuno francese Onorato Duveyriez ma però, quando fu ultimata nel 1801, fu papa Pio VII ad acquistarla per 2mila zecchini.

Photo by Enzo Renz on Pexels.com
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Il pontefice volle collocarla nei Musei Vaticani cercando di compensare le numerose perdite di opere d’arte che le truppe napoleoniche avevano portato in Francia, definite dallo storico Paul Wescher come “il più grande spostamento di opere d’arte della storia”.

Napoleone perpetrò vent’anni consecutivi di spoliazioni, dal 1797 fino al 1815. In questo lungo periodo di tempo il territorio italiano perse opere grandiose come giustappunto Apollo del Belvedere, il celeberrimo Laocoontela Venere Capitolina, capolavori di Tiziano, Guercino, Guido Reni, Hayez, Barocci, Veronese, Canova stesso e di tanti altri artisti.

La testa di Medusa del Perseo di Canova, nella versione di New York
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Stando a quanto riportato nel catalogo pubblicato nel Bulletin de la Société de l’histoire de l’art français del 1936, solo per quanto riguarda i dipinti, ne furono portati in Francia 506 ma solo 249 ritornarono in Italia, 248 sono rimasti in Francia e 9 furono indicati come non rintracciabili.

In un primo momento il Perseo fu collocato sul basamento dell’Apollo del Belvedere che Napoleone aveva voluto far arrivare a Parigi. Oggi invece è collocato assieme ai Due Pugilatori, all’interno dei Musei Vaticani.

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Esiste una seconda versione del Perseo, commissionata all’artista da Waleria Strynowska Tarnowska, una contessa polacca. Realizzata tra il 1804 e il 1806, è la scultura oggi custodita nel Metropolitan Museum di New York.

Il gesso originale invece è custodito nel Museo Gypsoteca Canova di Possagno.

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Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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Sculpture of the day: Canova’s Perseus

The sculpture of the day that I want to propose to you today is Canova’s Perseus, which the sculptor wanted to depict triumphant, with his arm outstretched while showing the head of Medusa that had just been severed.

Showing off his body without clothes, as was customary in Greek sculpture that celebrated heroes, Perseus holds in his other hand the hooked sword that had been given to him by Hermes.

The pose of Canova’s work will certainly bring to mind an older sculpture that has the same pose: the Apollo Belvedere. There is no doubt that the sculptor drew inspiration from that masterpiece to shape the sculpture that he began in 1797.

Perseus was commissioned to the artist by the French tribune Onorato Duveyriez, but when it was completed in 1801, it was Pope Pius VII who purchased it for 2,000 sequins.

The pontiff wanted to place it in the Vatican Museums, trying to compensate for the numerous losses of works of art that Napoleon’s troops had brought to France, defined by the historian Paul Wescher as “the greatest movement of works of art in history”.

Napoleon perpetrated twenty consecutive years of plunder, from 1797 to 1815. In this long period of time, the Italian territory lost great works such as the Apollo Belvedere, the famous Laocoon, the Capitoline Venus, masterpieces by Titian, Guercino, Guido Reni, Hayez, Barocci, Veronese, Canova himself and many other artists.

According to the catalogue published in the Bulletin de la Société de l’histoire de l’art français in 1936, only 506 paintings were taken to France, but only 249 returned to Italy, 248 remained in France and 9 were reported as untraceable.

Initially, the Perseus was placed on the base of the Apollo Belvedere that Napoleon had wanted to bring to Paris. Today, however, it is placed together with the Two Boxers, inside the Vatican Museums.

There is a second version of the Perseus, commissioned from the artist by Waleria Strynowska Tarnowska, a Polish countess. Made between 1804 and 1806, it is the sculpture now kept in the Metropolitan Museum of New York.

The original plaster cast is kept in the Museo Gypsoteca Canova in Possagno.

For now, yours ever Michelangelo Buonarroti bids you farewell, making an appointment to see you in the next posts and on social media.

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