Flora: la Scultura di Christian Daniel Rauch
La scultura del giorno che vi propongo oggi è la raffinata Flora scolpita Christian Daniel Rauch tra il 1835 e il 1839.
Dovete sapere che questo busto in origine fu pensato come una testa di una delle Danaidi e fu commissionato da Nicola I Romanov, zar della Russia.
Lo scultore Rauch impiegò molto tempo nel ricercare una figura femminile che potesse incarnare la bellezza eterea di una delle cinquanta figlie del re della Libia Danao. Da quella progenie, secondo la mitologia, deriverebbe il popolo dei Danai ovvero i Greci.
Alla fine scelse come modella Luise Engel, una donna nota per la sua avvenenza. Rauch però non si sentì all’altezza nel cogliere l’espressione del suo volto così conturbante per rappresentare le Danaidi.
Preferì quindi preferì trasformare il suo soggetto in una Flora, scolpendo sul capo della donna l’elaborata doppia fascia di fiori.
Era il 1839 quando Rauch scrisse in una missiva di aver spedito all’imperatrice Alexandra Feodorovna una versione di Flora. La destinataria rimase sbalordita dalla bellezza del busto tanto da ringraziare lo scultore con un anello di diamanti decorato con le proprie iniziali.
Von Simson, autore del catalogo ragionato delle opere di Rauch, fa menzione di tre busti di Flora in marmo. Il primo realizzato fu quello che finì nelle mani dell’imperatrice Alexandra Feodorovna, il secondo risulta essere una versione molto danneggiata presente in una collezione privata berlinese mentre il terzo appartiene a un’altra collezione privata.

Il busto che vedete in foto è la prima versione, appartenuta un tempo all’imperatrice e oggi custodita in una collezione privata inglese.
Osservate la raffinatezza delle line del volto di Flora e la precisione con la quale Rauch diede forma con le gradine alla doppia corona di fiori. Ispirandosi ai grandi artisti del Neoclassicismo, Rauch fu in grado di elaborare un suo personalissimo stile che lo rende molto riconoscibile.
Le linee moderne lo fanno sembrare quasi un artista a voi contemporaneo.
Lo scultore Christian Daniel Rauch era nato il 2 gennaio del 1777 ad Arolsen, in Germania. Fondò la scuola di scultura di Berlino ed è a ragione considerato il più importante scultore tedesco del diciannovesimo secolo.
Suo padre lavorava alla corte del principe Federico II d’Assia e all’età di tredici anni iniziò a lavorare come apprendista dallo scultore di corte di Arolsen: Friedrich Valentin.
Nel 1802 espose in pubblico la sua prima scultura dell’Endimione dormiente e, la regina Luisa di Prussia, avendo intuito il suo prorompente talento, lo mandò a studiare all’Accademia d’arte prussiana.

Nel 1837 Rauch divenne membro associato del Royal Institute of the Netherlands e a ottant’anni passò a miglior vita, dopo aver collezionato grandi riconoscimenti grazie alla sua bravura nello scolpire il marmo.
Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
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Sculpture of the day: Flora by Rauch
The sculpture of the day that I propose to you today is the refined Flora sculpted by Christian Daniel Rauch between 1835 and 1839.
You should know that this bust was originally conceived as the head of one of the Danaids and was commissioned by the Emperor of Russia Nicholas I.
The sculptor Rauch spent a long time searching for a female figure that could embody the ethereal beauty of one of the fifty daughters of Danaus, the king of Libya from whom, according to mythology, the people of the Danai or the Greeks would derive.
In the end he chose Luise Engel as his model, a woman known for her beauty. However, Rauch did not feel up to the task of capturing the disturbing expression on her face that was necessary, in his opinion, to represent the Danaids so he preferred to transform his subject into a Flora by sculpting the elaborate double band of flowers on the woman’s head.
It was 1839 when Rauch wrote in a letter that he had sent a version of Flora to Empress Alexandra Feodorovna. The recipient was so amazed by the beauty of the bust that she thanked the sculptor with a diamond ring decorated with her initials.
Von Simson, who created the catalogue raisonné of Rauch’s works, mentions three marble busts of Flora. The first one was the one that ended up in the hands of Empress Alexandra Feodorovna, the second is a very damaged version present in a private collection in Berlin, while the third belongs to another private collection.
The bust you see in the photo is the first version, which once belonged to the empress and is now kept in a private English collection.
Observe the refinement of the lines of Flora’s face and the precision with which Rauch gave shape to the double crown of flowers with the steps. Inspired by the great artists of Neoclassicism, Rauch was able to develop his own very personal style that makes him very recognizable.
The modern lines make him seem almost like a contemporary artist.
The sculptor Christian Daniel Rauch was born on January 2, 1777 in Arolsen, Germany. He founded the Berlin School of Sculpture and is rightly considered the most important German sculptor of the nineteenth century.
His father worked at the court of Prince Frederick II of Hesse and at the age of thirteen he began working as an apprentice to the court sculptor of Arolsen: Friedrich Valentin.
In 1802 he exhibited his first sculpture of the Sleeping Endymion in public and, Queen Louise of Prussia, having sensed his bursting talent, sent him to study at the Prussian Academy of Art.
In 1837 Rauch became an associate member of the Royal Institute of the Netherlands and at the age of eighty he passed away, after having collected great recognition thanks to his skill in sculpting marble.
For the moment, yours ever Michelangelo Buonarroti bids you farewell, making an appointment with you in the next posts and on social media.
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da accarezzare con gli occhi, in silenzio
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Una scultura sublime, scolpita con maestria
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davvero incantevole quell’acconciatura, dona ulteriore grazzia alla dolceza del viso…grazie e buona giornata :-)*
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Un abbraccio
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Un’opera veramente bella, con dei tratti delicati e ricchi di dei dettagli.
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Si, raffinata e che dimostra la maestria di Rauch nella lavorazione del marmo
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