Rubens: i migliori libri a lui dedicati
A Rubens, il pittore di Anversa che ha conquistato il mondo con le sue opere ricche di pathos, con le sue sensuali figure muliebri e un utilizzo del colore fuori dal comune, sono stati dedicati un gran numero di libri.
Ve ne propongo alcuni che raccontano la sua appassionate storia e la produzione artistica. Da dove comincio? Da una buona biografia che lo riguarda.
Rubens
Una delle idee preferite di Burckhardt, profondamente radicata in lui, è che Rubens abbia unito l’arte del Nord con quella del Sud.
Il primitivo entusiasmo per l’arte nordica, la successiva adorazione per l’Italia, infine la meditata ammirazione per l’arte olandese, tutto confluisce nella figura di Rubens. L’autore non si stanca di sottolineare il rapporto di continuità tra il fiammingo e i predecessori italiani, non soltanto in occasione del soggiorno in Italia durato dal 1600 al 1608, ma per tutta la sua vita, fino al culmine della sua ascesa artistica.
Rubens a Palazzo Te. Pittura, trasformazione e libertà
Gli abbondanti riferimenti pittorici a divinità e testi antichi di Giulio Romano a Palazzo Te furono la palestra ideale per l’istruito Pieter Paul Rubens.
L’intellettuale fiammingo, durante gli anni della sua formazione culturale, trova nelle sale di Palazzo Te il luogo perfetto per immergersi nei sogni degli antichi. Il volume, pubblicato in occasione dell’omonima mostra in programma dal 7 ottobre 2003 al 7 gennaio 2024, è quello di creare per la prima volta una corrispondenza tra le opere di Rubens e i motivi decorativi e iconografici del palazzo, progettato da Giulio Romano.
Il percorso dimostra quanto le suggestioni rinascimentali, elaborate da Rubens durante gli anni italiani e mantovani, si siano evolute trovando spazio nella pittura della sua maturità̀.
Rubens e la cultura italiana. 1600-1608
L’attenzione per la cultura italiana costituì per Rubens un costante riferimento durante tutta la vita e, in particolare, gli otto anni di soggiorno in Italia furono l’occasione per studiare l’arte antica e i grandi maestri rinascimentali, ma anche per guardare le opere di artisti a lui contemporanei, come Caravaggio e Baglione, per analizzare l’architettura, per frequentare circoli scientifici e letterari.
Una così evidente fascinazione nei confronti della civiltà italica ha prodotto una vera miniera archivistica, iconografica e stilistica attraverso la quale interpretare non solo la pittura, ma anche il sistema di rapporti diplomatici e di relazione che Rubens perseguì nel corso di tutta la vita.
Il tocco di Pigmalione. Rubens e la scultura a Roma
Il volume è il catalogo della mostra “Il tocco di Pigmalione. Rubens e la scultura a Roma” alla Galleria Borghese di Roma (14 novembre 2023 – 18 febbraio 2024).
La pubblicazione restituisce l’intenso dialogo di Rubens con la scultura: non solo quella antica, appassionatamente ‘riportata in vita’ dall’artista fiammingo nei disegni realizzati nel corso del suo importantissimo soggiorno italiano (1600-1608), ma soprattutto quella moderna.
Della produzione plastica rinascimentale Rubens fu tenace osservatore, di quella a lui contemporanea fu fervido ispiratore e spesso un inatteso punto di riferimento anche per gli scultori italiani.
Superbarocco. Arte a Genova da Rubens a Magnasco
Il volume è il catalogo della mostra omonima allestita a Genova presso il Palazzo Ducale dal 6 ottobre 2022 al 22 gennaio 2023, una straordinaria esposizione per raccontare la grandezza del massimo pittore barocco di sempre: Peter Paul Rubens e il suo rapporto con la città.
Il progetto nasce in occasione del quarto centenario della pubblicazione ad Anversa del celebre volume di Rubens Palazzi di Genova (1622). Rubens soggiornò in diverse occasioni a Genova tra il 1600 e il 1607 ed ebbe così modo di intrattenere rapporti diretti – e in alcuni casi molto stretti – con i più ricchi e influenti aristocratici della città.
In mostra e nel catalogo sono presentate più di 150 opere, tra le quali hanno il ruolo di protagonisti oltre venti Rubens provenienti da musei e collezioni europee e italiane (con alcuni ‘rientri’ molto significativi), che si sommano a quelli presenti in città, giungendo così a un numero come non vi era dalla fine del Settecento a Genova; da quando, cioè, la crisi dell’aristocrazia con i contraccolpi della Rivoluzione Francese diede avvio a un’inesorabile diaspora di capolavori verso le collezioni del mondo.
Rubens & Women
Questo che vi propongo è un libro pubblicato in inglese, ricco di immagini straordinarie, che racconta la ritrattistica femminile di Rubens.
Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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