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Musei Reali di Torino: nuovo allestimento al secondo piano della galleria sabauda

Continuano i lavori di riordino delle collezioni di arte antica dei Musei Reali di Torino e a partire dall’11 maggio sarà possibile visitare in nuovo allestimento della collezione del principe Eugenio di Savoia Soissons, protagonista delle vicende europee a cavallo tra il Seicento e il Settecento.

All’interno della sezione saranno presenti i insieme ai capolavori dei maestri primitivi nordici, le raccolte di pittura fiamminga e olandese del Seicento provenienti dagli acquisti effettuati a più riprese dai Savoia tra il XVII e il XIX secolo, e le opere delle scuole italiane del Seicento, con un approfondimento di alcune opere eseguite da pittrici tra Cinquecento e Seicento.

Fede Galizia, Giuditta con la testa di Oloferne
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Il nuovo allestimento segue le scelte museografiche precedenti e propone oltre 180 opere, alcune delle quali fino al momento custodite nelle collezioni di riserva.

Dovete sapere che la Galleria Sabauda espone una delle collezioni di pittura fiamminga e olandese più importanti d’Italia per estensione cronologica e varietà di generi, maturata nel corso del tempo grazie a un’attenzione puntuale e costante dei Savoia verso il Nord Europa. Fin dal Quattrocento il ducato sabaudo guarda al di là delle Alpi e arricchì le sue raccolte con opere di artisti nordici, spesso attivi anche presso la Corte.

Anton Van Dyck, Sacra Famiglia
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Il percorso espositivo ha inizio con le due sale dedicate alla pittura fiamminga del XV e XVI secolo.

Il nucleo dei Primitivi fiamminghi comprende capolavori assoluti della storia dell’arte come la celebre opera delle Le stigmate di san Francesco di Jan van Eyck e la tavola di Hans Memling con Scene della passione di Cristo, eseguita per il banchiere fiorentino Tommaso Portinari.

Dal Palazzo Durazzo di Genova, acquistato nel 1824 da Carlo Felice di Savoia con i suoi arredi, provengono la grande tavola con l’Adorazione dei Magi, realizzata dal maestro fiammingo che prende il nome da quest’opera, e una tavola dipinta su entrambi i lati da Bernard van Orley, pittore di corte di Margherita d’Austria, governatrice dei Paesi Bassi spagnoli. 

Cairo, Mosè accolto dalla figlia del Faraone
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La prima parte del corridoio centrale è riservata invece al nucleo di nature morte italiane e fiamminghe del Seicento e del Settecento, giunte a più riprese nelle raccolte torinesi dall’inizio del XVII secolo, e testimonia la diffusione e la fortuna che questo genere riscontrò da subito anche presso le grandi Corti internazionali.

Frans Snyder
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Si arriva poi alle sale dedicate alla collezione del principe Eugenio di Savoia Soissons (Parigi, 1663 – Vienna, 1736), stratega e comandante in capo dell’esercito asburgico che raggiunse la fama fermando l’avanzata dei Turchi in Europa.

Intellettuale raffinato e colto, il principe Eugenio radunò una straordinaria collezione d’arte, ospitata nelle sue dimore viennesi.

Rembrandt van Rijn, Ritratto di vecchio
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Non vi rimane altro che attendere l’11 maggio per scoprire con i vostri occhi il nuovo allestimento.

Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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Royal Museums of Turin: new layout on the second floor of the Savoy gallery

The reorganization work on the ancient art collections of the Royal Museums of Turin continues and starting from 11 May it will be possible to visit the new display of the collection of Prince Eugene of Savoy Soissons, protagonist of European events between the seventeenth and eighteenth centuries.

Inside the section there will be together with the masterpieces of the Nordic primitive masters, the collections of Flemish and Dutch paintings of the seventeenth century coming from the purchases made on several occasions by the Savoys between the seventeenth and nineteenth centuries, and the works of the Italian schools of the seventeenth century , with an in-depth analysis of some works performed by female painters between the sixteenth and seventeenth centuries.

The new layout follows the previous museographic choices and offers over 180 works, some of which until now were kept in the reserve collections.

You should know that the Sabauda Gallery exhibits one of the most important collections of Flemish and Dutch painting in Italy in terms of chronological extension and variety of genres, matured over time thanks to the Savoys’ punctual and constant attention towards Northern Europe. Since the fifteenth century, the Savoy duchy looked beyond the Alps and enriched its collections with works by Nordic artists, often also active at the Court.

The exhibition itinerary begins with the two rooms dedicated to Flemish painting of the 15th and 16th centuries.

The nucleus of the Flemish Primitives includes absolute masterpieces of art history such as the famous work of The Stigmata of Saint Francis by Jan van Eyck and Hans Memling’s panel with Scenes from the Passion of Christ, created for the Florentine banker Tommaso Portinari.

From Palazzo Durazzo in Genoa, purchased in 1824 by Carlo Felice of Savoy with its furnishings, come the large panel with the Adoration of the Magi, created by the Flemish master who takes its name from this work, and a panel painted on both sides by Bernard van Orley, court painter of Margaret of Austria, governor of the Spanish Netherlands. The first part of the central corridor is instead reserved for the nucleus of Italian and Flemish still lifes from the seventeenth and eighteenth centuries, which arrived several times in the Turin collections from the beginning of the seventeenth century, and testifies to the diffusion and fortune that this genre immediately found also at the great international courts.

We then arrive at the rooms dedicated to the collection of Prince Eugene of Savoy Soissons (Paris, 1663 – Vienna, 1736), strategist and commander-in-chief of the Habsburg army who achieved fame by stopping the advance of the Turks in Europe.

A refined and cultured intellectual, Prince Eugene assembled an extraordinary art collection, housed in his Viennese homes.

All you have to do is wait until May 11th to discover the new setup with your own eyes.

For the moment, your always Michelangelo Buonarroti greets you and will meet you in the next posts and on social media.

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