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Palazzo Te a Mantova: il labirinto delle Metamorfosi. Ecco la nuova stagione espositiva e culturale

Palazzo Te a Mantova propone una nuova stagione espositiva e culturale incentrate sulla valorizzazione e rilettura del patrimonio artistico dello stesso palazzo, una mostra poetica dedicata a Picasso, un convegno internazionaleconcertiincontri e molto altro ancora a partire dal 27 marzo 2024.

Caduta di Fetonte, Giulio Romano e allievi. Camera delle Aquile 1527 – 1528 Affresco Mantova, Palazzo Te. Foto: Gianmaria Pontiroli © Fondazione Palazzo Te
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Fondazione Palazzo Te propone per la stagione espositiva 2024 un ampio e articolato viaggio intorno al tema delle metamorfosi, celebrando uno dei topoi più ricorrenti ed enigmatici presenti all’interno del palazzo realizzato da Giulio Romano.

Questo approccio segue la tradizione avviata nel 2019 che indaga una tematica annuale per offrire ai visitatori una fruizione approfondita e prismatica di Palazzo Te, un modo per valorizzare il patrimonio permanente del Museo, da quest’anno concesso dal Comune di Mantova alla Fondazione.

Giulio Romano e allievi Camera dei Giganti 1530 – 1534 affresco Mantova, Palazzo Te. Foto: Gianmaria Pontiroli © Fondazione Palazzo Te
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Palazzo Te. Il labirinto delle metamorfosi raccoglie un ricco programma di eventi e mostre dedicato a questo tema che ha attraversato le epoche senza perdere mai la sua intensità, attivando spunti e nuovi modi di scoprire un repertorio iconografico e architettonico senza pari.

La metamorfosi, intesa come una interrogazione fondamentale sull’essenza della natura e sul senso dell’umanità, si presenta infatti come una linea narrativa al tempo stesso profonda e scherzosa, ironica e vertiginosa, sempre centrale, del progetto artistico di Giulio Romano a Palazzo Te. 

Marte, Venere e Adone Giulio Romano e allievi. Camera di Amore e Psiche 1527. Affresco Mantova, Palazzo Te. Foto: Gianmaria Pontiroli © Fondazione Palazzo Te
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Il palazzo è intriso di riferimenti a Ovidio e Apuleio, re-interpretazioni moderne e visioni contemporanee, si manifesta come una wunderkammer, un campionario di forme ispirate alla poesia e alla mitologia antica, ai viaggi e alle scoperte dell’epoca: decorazioni, corami, oggetti e animali si trasformano continuamente, generando un’atmosfera di stupore alla base del fascino che ha esercitato su chiunque abbia varcato la sua soglia dal XVI secolo a oggi.

Il programma prende il via il 27 marzo 2024 con una valorizzazione del percorso di visita delle sale di Palazzo Te attraverso supporti informativi e un rinnovato sistema di illuminazione che sottolineerà i riferimenti alla metamorfosi presenti nel ciclo decorativo del Palazzo.

Polifemo, aci e Galatea. Affresco Mantova, Palazzo Te. Foto: Gianmaria Pontiroli © Fondazione Palazzo Te
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Le Metamorfosi di Ovidio, infatti, irrompono nell’architettura di Palazzo Te fin dalla prima stanza dell’appartamento “privato”, chiamata proprio Camera di Ovidio. Questo ambiente, la cui decorazione intreccia storie di sfida e di amore tra umani e dei, introduce all’idea che il palazzo si snodi come un labirinto di miti e racconti antichi, immagini di eroi e di amori, in un crescendo dove meraviglia, armonia, poesia e magia si sovrappongono.

L’evoluzione del concetto di metamorfosi sarà indagata approfonditamente nel convegno internazionale di studi che si terrà il 21 e 22 giugno con gli interventi, tra gli altri, di Christian GrecoMarialuisa CatoniStéphane VergerAnnie Cohen-SolalRaffaella MorselliFrancesca Cappelletti Lorenzo Giusti.

Giulio Romano e allievi Camera di Amore e Psiche 1527. olio su intonaco su supporto ligneo. Mantova, Palazzo Te. Foto: Gianmaria Pontiroli © Fondazione Palazzo Te
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Saranno esplorati diversi livelli di lettura per approfondire come la metamorfosi parli al nostro tempo, riallacciando l’origine mitica della sua formazione nell’antichità alle successive riflessioni artistiche e filosofiche lungo tutta la modernità che innestano relazioni tra arte e scienza, religione e scienza, psicanalisi e scienze sociali.

affresco Mantova, Palazzo Te. Foto: Gianmaria Pontiroli © Fondazione Palazzo Te
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Il programma continua nell’autunno 2024 con la mostra Il labirinto di Picasso. Poesia, salvezza e metamorfosi, a cura di Annie Cohen-Solal e co-organizzata dalla Fondazione con il Museo Nazionale Picasso di Parigi, che aggiunge, attualizzandolo, un ulteriore livello di lettura e dialogo con il mito.

Ricostruendo le ispirazioni che il Maestro spagnolo trova immergendosi nella poesia, da Ovidio ad Apollinaire, l’esposizione si concentra, tra ironia e angoscia, sulla potenza della trasformazione, la mortalità del desiderio e la possibilità di un suo riequilibrio nell’esperienza lirica, e suggerisce nuove letture anche dello spazio circostante.

Palazzo Te. Foto: Gianmaria Pontiroli © Fondazione Palazzo Te
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Il programma troverà il suo momento conclusivo nella primavera 2025 con la mostra Metamorfosi a Palazzo Te a cura di Claudia Cieri Via, che attraverso una serie di prestiti internazionali innescherà nuovi dialoghi tra il palazzo, Giulio Romano e altri maestri che attinsero alle storie senza tempo del mito traendone ispirazione.

L’organizzazione dei temi su base annuale sollecita inoltre la collaborazione tra le istituzioni culturali del territorio e i suoi artisti per la realizzazione di programmi multidisciplinari che intendono rivolgersi a un pubblico il più possibile ampio e diversificato, declinati in proposte che spaziano dalle esposizioni ai concerti, dalle conferenze ai laboratori.

Palazzo Te, cortile d’onore. Foto: Gianmaria Pontiroli © Fondazione Palazzo Te

In quest’ottica, Fondazione Palazzo Te propone l’installazione Mutaforma di Dario Moretti, artista e direttore del Teatro all’Improvviso, e un ricco palinsesto di appuntamenti musicali e performativi, tra cui Metamorphosen di Strauss con Orchestra da Camera di Mantova, Metamorfosi notturne di Ligeti, Six Methamorphosis after Ovid di Britten, Music for eighteen musicians di Reich con MantovaMusica.

Palazzo Te, Loggia di Davide. Foto: Gianmaria Pontiroli © Fondazione Palazzo Te
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La stagione espositiva Palazzo Te. Il labirinto delle metamorfosi è promossa dal Comune di Mantova, prodotta e organizzata da Palazzo Te, con il contributo di Fondazione Banca Agricola Mantovana, in sinergia con Mantova città d’Arte e di Cultura.

Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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1 commento »

  1. a parte che è stata meta del mio primo viaggio scolastico durante le scuole medie, questo palazzo l’ho poi rivisitato almeno un paio di volte sinora ed è uno dei più bei luoghi che si fa riscoprire ogni volta per la ricchezza degli affreschi in esso contenuti. Ed è entusiasmante sapere che l’arte moderna vada ad affiancarsi a quella di Giulio Romano e chissà che riesca a fare una nuova visita…sarebbe bello!

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