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Luca Giordano: ultime settimane per vedere il maestro barocco a Firenze

La mostra in corso a Palazzo Medici Riccardi “Luca Giordano. Maestro barocco a Firenze” sta per chiudere i battenti e se ancora non avete avuto modo di visitarla o desiderate rivederla, avrete la possibilità di farlo fino al 5 settembre 2023.

L’esposizione curata da Riccardo LattuadaGiuseppe Scavizzi e Valentina Zucchi e organizzata con il sostegno di Business Strategies, è centrata sul rapporto intercorso fra il pittore napoletano che trascorse a Firenze un periodo della sua vita, tra il 1682 e il 1686 e le grandi famiglie fiorentine, pronte ad accogliere le novità della sua pittura e a investirlo di importanti esecuzioni.

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Giordano, fra gli artisti più virtuosi e prolifici del Barocco italiano, lascia a Firenze una ricca eredità a partire delle due volte dipinte per la Galleria degli Specchi e per la Biblioteca Riccardiana, all’interno di Palazzo Medici Riccardi. Il palazzo, prima grande residenza dei Medici, simbolo del potere di famiglia e del Banco Mediceo, acquisita alla metà del Seicento dalla famiglia Riccardi, viene così arricchito secondo il gusto decorativo dell’epoca.

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Dotato di una memoria proverbiale, Luca Giordano lavorava rapidamente tanto che per una chiesa di Napoli dipinse due tele in due giorni. Sono oltre mille le opere che realizzò nel corso della propria esistenza: un vero record. 

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In mostra è presente un’accurata selezione di circa 50 opere, alcune delle quali mai viste a Firenze prima d’ora, profondamente connesse agli affreschi della Galleria degli Specchi.

Il mio alter ego Antonietta Bandelloni a Palazzo Medici Riccardi, sotto gli affreschi di Luca Giordano
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Fra queste spiccano una serie di dieci bozzetti della Galleria degli Specchi e della volta della Biblioteca Riccardiana, di proprietà della National Gallery di Londra, che per l’occasione sono messi in dialogo diretto con la volta. E ancora, le Virtù distribuite in varie collezioni private europee e poi quadri provenienti da prestigiosi musei italiani come le Gallerie degli Uffizi, il Museo dell’Opera del Duomo di Siena, il Museo Stibbert di Firenze e il Museo di Palazzo Mansi a Lucca oltre ad opere provenienti da collezioni private italiane e americane.

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A queste fanno da controcanto i documenti riferiti alla committenza riccardiana, alla definizione dell’invenzione e all’esecuzione dei dipinti, custoditi presso le biblioteche e gli archivi cittadini.

Il 1° settembre inoltre è previsto l’ultimo appuntamento del ciclo di incontri tematici per approfondire la figura del pittore dal titolo “Nuovi studi sulla tecnica pittorica di Luca Giordano” a cura dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze con ingresso gratuito su prenotazione.

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Il libro

“Luca Giordano. Maestro Barocco a Firenze” è uno dei libri più esaustivi che ci siano in circolazione sull’artista. Un volume importante che amplia e completa i temi proposti nel percorso espositivo dell’omonima mostra.

Lo trovate QUA.

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Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

Luca Giordano: last few weeks to see the Baroque master in Florence

The current exhibition at Palazzo Medici Riccardi “Luca Giordano. Baroque master in Florence” is about to close its doors and if you have not yet had the opportunity to visit it or wish to see it again, you will have the opportunity to do so until 5 September 2023.

The exhibition curated by Riccardo Lattuada, Giuseppe Scavizzi and Valentina Zucchi and organized with the support of Business Strategies, focuses on the relationship between the Neapolitan painter who spent a period of his life in Florence between 1682 and 1686 and the great Florentine families, ready to welcome the novelties of his painting and to invest him with important executions.

Giordano, one of the most virtuous and prolific artists of the Italian Baroque, left a rich legacy in Florence, starting with the two vaults painted for the Galleria degli Specchi and for the Biblioteca Riccardiana, inside Palazzo Medici Riccardi. The palace, the first great residence of the Medici, symbol of the power of the family and of the Banco Mediceo, acquired in the mid-seventeenth century by the Riccardi family, was thus enriched according to the decorative taste of the time.

Equipped with a proverbial memory, Luca Giordano worked rapidly so much that for a church in Naples he painted two canvases in two days. There are over a thousand works that he created in the course of his existence: a true record.

On display is a careful selection of about 50 works, some of which have never been seen in Florence before, deeply connected to the frescoes in the Galleria degli Specchi.

Among these, a series of ten sketches from the Galleria degli Specchi and the vault of the Biblioteca Riccardiana, owned by the National Gallery in London, stand out, which for the occasion are placed in direct dialogue with the vault. And again, the Virtues distributed in various European private collections and then paintings from prestigious Italian museums such as the Uffizi Galleries, the Siena Cathedral Opera Museum, the Stibbert Museum in Florence and the Palazzo Mansi Museum in Lucca as well as works from private Italian and American collections. The documents referring to Riccardi’s clients, the definition of the invention and the execution of the paintings, kept in the city’s libraries and archives, act as a counterpoint.

Furthermore, the last appointment of the cycle of thematic meetings to deepen the figure of the painter entitled “New studies on the pictorial technique of Luca Giordano” is scheduled for 1 September, organized by the Opificio delle Pietre Dure in Florence with free admission by reservation.

For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you by making an appointment for the next posts and on social media.

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