Cieli di pietra: il nuovo romanzo di Antonio Forcellino
Ecco a voi il romanzo di Antonio Forcellino che conclude la serie del Secolo dei Giganti: Cieli di Pietra. Un libro intenso, a tinte forti, che ci porta direttamente nel Rinascimento fra bellezza, contraddizioni e brutale ferocia.
Difficile non lasciarsi trasportare indietro nel tempo fra capolavori di grandi artisti, lotte fra famiglie potenti e sotterfugi meschini.
Il libro Cieli di Pietra si apre con un’avvertenza dell’autore al lettore scritta in calce. Forcellino ci invita a leggere la sua ultima opera letteraria tenendo in conto che pagina dopo pagina troveremo licenze cronologiche e geografiche utili a fini narrativi.
Ci si scontra subito con il terribile papa Paolo IV Carafa che fa incarcerare Morone a Castel Sant’Angelo, tacciandolo di eresia. Il pontefice temeva quel sant’uomo che avrebbe potuto salire al soglio di Pietro.
Leggendo le parole dell’autore sembra di vederlo Morone con la sua fierezza, chiuso in quella cella angusta e maleodorante che avrebbe piegato qualsiasi uomo ma non lui, anima incorrotta e consapevole della sua forza data dalla fede. Colto e illuminato, si fronteggia con il papa in carica e lo tratta da pari.
Sullo sfondo l’autore racconta una città feroce e senza pietà che di cristiano pare non avere più nulla. Divenire papa è solo un’ascesa di potere e lo Spirito Santo pare non fare nemmeno ingresso nella Sistina durante conclavi. Anche Dio rifugge dai meschini giochi di potere.
Roma sembrava svuotata di ogni giustizia e provata di ogni uomo perbene”
Antonio Forcellino
Forcellino, restauratore, storico dell’arte e pure architetto, permea il libro con le sue professioni. Nelle descrizioni degli scenari e delle differenti situazioni, c’è una grande attenzione ai colori.
Fateci caso. Descrive atmosfere senza mai tralasciare le tante tonalità di blu, arancione, rosa e regala suggestioni di paesaggi riscontrabili proprio nei dipinti rinascimentali.
La serie del Secolo dei Giganti non poteva che concludersi con la mia morte. Ora non voglio raccontarvi pagina per pagina nel dettaglio, vi toglierei il piacere di leggere il romanzo Cieli di Pietra ma vi anticipo solamente che Forcellino, dopo avermi fatto comparire in tutta la serie, mi toglie per sempre il lume dagli occhi o, come scrive lui stesso, fa spegnere quelle pagliuzze dorate che avevo nell’iride.
In copertina compare niente meno che una splendida opera del Tintoretto: il doge Sebastiano Venier, ammiraglio vincitore a Lepanto. Eh si, nel libro fa la sua comparsa anche Venezia e il Tintoretto che “accende e spegne coltellate di luci a piacimento per dipingere solo alciuni dettagli dei suoi racconti e smorzare nei bruni il resto”
Il libro Cieli di Pietra lo trovate QUA.
Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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