Il mondo alla finestra: la recensione
Come sapete leggere mi piace e divoro libri in continuazione. Amo in modo particolare quelli che propongono argomenti attinenti al mondo dell’arte ma mi piacciono molto anche i romanzi storici e la narrativa in generale. L’ultima pubblicazione che si è conquistata un posto nelle mie librerie è “Il mondo alla finestra. La storia dell’arte raccontata dalla cornice di una finestra” scritto da Emanuela Pulvirenti, autrice del blog Didatticarte.
Per me è stata una bellissima scoperta questo volume edito da Bur Rizzoli. L’idea di base è originale, inedita e assai affascinante. Emanuela Pulvirenti ci porta con sé nel percorso espositivo di una mostra immaginata nella quale, in tutte le opere, le finestre non mancano mai.
Ci sono finestre che si affacciano su panorami campestri, aperture che mostrano altri edifici, finestre adoperate per far entrare la luce nella scena raccontata in un ambiente interno e finestre talmente ricche di dettagli che distolgono l’attenzione da tutto il resto.
Se pensate a una finestra presente in un dipinto, quale vi viene in mente?
Forse ne ricorderete una cinquantina o qualcuna meno eppure sono centinaia quelle che compaiono nelle opere fino perlomeno agli inizi del ventesimo secolo. Alcune sono talmente grandi che fanno da seconda cornice al dipinto mentre altre si vedono in lontananza nella scena, come quella che Eugène Lacroix apre nello studio di Villa Medici a Roma nel 1834 e che porta la luce nell’ambiente.
Come scrive l’autrice Pulvirenti, le finestre, che siano protagonista o facciano da sfondo, separano sempre due mondi: quello esterno fatto di paesaggi, aria, luce o scene cittadine e quello interno, spesso animato da persone e arredi capaci di raccontare storie.
Leggere questo libro e guardare di volta in volta le opere proposte è un po’ come spostarsi da una sala all’altra di una mostra assieme a una guida di prim’ordine che conosce a menadito i capolavori esposti.
Ci sono amori alla finestra come quello narrato da Hayez nell’Ultimo bacio di Romeo e Giulietta conservato a Villa Carlotta sul Lago di Como o la la particolare Lettera d’amore intercettata di Spitzwerg del 1855 e ci sono le finestre che illuminano la speranza e squarciano il buio delle prigioni come nel dipinto a olio su tela di Goya che raffigura Sant’Ermenegildo in prigione.
Ci sono poi finestre che rivelano la loro presenza solamente specchiandosi come accade ne Il Cambiavalute di Quentin Metsys del Louvre o nel dipinto dei Coniugi Arnolfini di van Eyck.
Il mondo alla finestra è un libro che mi è piaciuto molto. Di ogni opera ne vengono narrate alcune peculiarità mai banali, molte delle quali relative proprio alle finestre e al ruolo dato loro dall’artista nella scena.
È una lettura che appassiona, coinvolge e che aiuta a capire meglio il significato delle tante opere proposte, alcune celeberrime, altre poco note.
Ora che a passi da gigante si sta avvicinando Natale, non perdete l’occasione di regalarvi o di regalare un valido libro come questo.
Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
A proposito, il libro che vi ho appena proposto di Emanuela Pulvirenti “Il mondo alla finestra. La storia dell’arte raccontata dalla cornice di una finestra” lo trovate QUA. Buona lettura.

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