L’affresco che mi ritrae nel Giardino di San Marco col Magnifico
Il pittore seicentesco Ottavio Vannini, fra il 1638 e il 1642, realizzò l’affresco della Sala di San Giovanni al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti in cui si immagina la scena che ha come protagonisti me, Lorenzo il Magnifico e la Testa del Fauno.
Il Vannini era uno dei pittori che sotto lo stretto controllo di Giovanni da San Giovanni era stato incaricato di decorare alcune sale di Palazzo Pitti, in concomitanza delle nozze fra Ferdinando II de’ Medici e Vittoria della Rovere.
Il matrimonio fra i due fu celebrato in privato nel 1634 mentre le nozze in pompa magna vennero fatte il 6 aprile del 1637.
Nell’affresco il Vannini volle riportare l’episodio in cui m’ero messo in testa di scolpire una bel mascherone di un vecchio fauno nel Giardino di San Marco, un’accademia d’arte ante litteram voluta e sostenuta da Lorenzo il Magnifico. Mentre ero tutto intento a rifinire gli ultimi dettagli, mi s’avvicinò il Magnifico e dopo aver guardato perbenino il mi’ lavoro disse: “Come mai ha tutti quei denti? I vecchi son quasi sempre sdentati!”. Aveva ragione, c’era poco da fare!
Così con un popoino di pazienza, gli scalpellai via tutta la dentatura e mi preoccupai di lasciare ben visibili anche i buchi lasciati dalle radici nelle gengive. Lorenzo il Magnifico guardò compiaciuto quel lavoro e tanto rimase soddisfatto della mia prontezza di spirito che a tutti raccontava quella storiella per farli divertire.
In quel giardino s’era in parecchi a imparare i rudimenti della scultura. Sotto l’attenta guida di Bertoldo da Giovanni, uno dei migliori allievi che aveva avuto il grande Donatello, seguivamo le sue indicazioni e i suoi insegnamenti scrupolosamente.
Quel giardino era una vera e propria fucina di artisti e anch’io mi formai lì come scultore. Assieme a me c’erano anche Baccio da Montelupo, il mio caro amico Francesco Granacci conosciuto a bottega dai Ghirlandaio, Pietro Torrigiani (sì, lui…quello che mi ruppe il naso con un cazzotto), il Bugiardini, il Sansovino, Niccolò Soggi, il Rustici e Lorenzo di Credi.
Per il momento il vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social. A proposito, se volete sapere la storia completa della testa di fauno, ve ne ho parlato QUA.
The fresco that portrays me in the Garden of San Marco with the Magnificent
The seventeenth-century painter Ottavio Vannini, between 1638 and 1642, created the fresco in the Sala di San Giovanni at the Museo degli Argenti in Palazzo Pitti in which the scene starring me, Lorenzo the Magnificent and the Head of the Faun is imagined.
Vannini was one of the painters who, under the strict control of Giovanni da San Giovanni, had been commissioned to decorate some rooms of the Pitti Palace, in conjunction with the wedding between Ferdinando II de ‘Medici and Vittoria della Rovere.
The marriage between the two was celebrated in private in 1634 while the public wedding took place on April 6, 1637.
In the fresco, Vannini wanted to report the episode in which I had made up my mind to sculpt a beautiful mask of an old faun in the Garden of San Marco, an ante litteram art academy wanted and supported by Lorenzo the Magnificent. While I was all intent on finishing the last details, the Magnificent approached me and after looking carefully at my work he said: “How come you have all those teeth? The old are almost always toothless! “. He was right, there was little to do!
So with a little patience, I chiseled off all his teeth and took care to leave the holes left by the roots in the gums clearly visible. Lorenzo the Magnificent looked pleased at that work and was so satisfied with my promptness of spirit that he told everyone that story to entertain them.
In that garden, many were learning the rudiments of sculpture. Under the careful guidance of Bertoldo da Giovanni, one of the best students that the great Donatello had had, we followed his instructions and his teachings scrupulously.
That garden was a real forge of artists and I also trained there as a sculptor. With me there were also Baccio da Montelupo, my dear friend Francesco Granacci known in the shop by the Ghirlandaio family, Pietro Torrigiani (yes, he … the one who broke my nose with a punch), Bugiardini, Sansovino, Niccolò Soggi, the Rustici and Lorenzo di Credi.
For the moment, your Michelangelo Buonarroti greets you by giving you an appointment at the next posts and on social networks. By the way, if you want to know the complete history of the faun’s head, I told you about it HERE.

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