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Il Tondo Taddei all’asta ? La Royal Academy ci sta pensando

La Royal Academy di Londra sta attraversando un periodo molto buio dal punto di vista delle risorse economiche e sta seriamente considerando l’idea di battere all’asta il mio Tondo Taddei per salvare il posto di 150 lavoratori. Non è la prima volta nel corso della storia che proprio quest’opera rischia di essere battuta all’asta per salvare dal tracollo il museo londinese.

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Già nel febbraio del 1978 la Regina fu avvisata dalla direzione della Royal Gallery della possibile vendita dei beni posseduti puntando l’indice sul Tondo Taddei: l’opera più preziosa di tutta la galleria. La questione fu molto dibattuta perché se era vero che la vendita avrebbe risollevato le sorti del museo, gli inglesi consideravano il Tondo Taddei un patrimonio nazionale. Ve ne ho parlato nel dettaglio QUA.

Il Tondo Taddei era stato donato nel 1829 alla Royal Academy dalla proprietaria del momento Lady Margaret Beaumont. Questo prestigioso museo inglese già non se la passava benissimo dal punto di vista finanziario prima del covid e adesso, dopo il lock down ha avuto una riduzione di introiti considerevole, tanto da essere in crisi nera.

Un gruppo di accademici reali sta discutendo in questi giorni sulla possibilità di vendere il Tondo Taddei. Uno di questi accademici che ha voluto rimanere anonimo ha dichiarato all’Observer che “La vendita del tondo è già stata discussa. Vale così tanto, potrebbe salvare posti di lavoro e tirare fuori la Royal Academy dal caos finanziario in cui si è cacciata.”

Un portavoce della Royal Academy ha smentito la notizia lanciata dall’Observer in questi termini: “La Royal Academy non ha intenzione di vendere alcuna opera nella sua collezione. Abbiamo il privilegio e la responsabilità di essere custodi di opere d’arte straordinarie. È nostro dovere prenderci cura della nostra collezione permanente, affinché le generazioni attuali e future possano godere”.

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Fatto sta che chi è a favore della vendita sostiene che quest’opera meglio starebbe in un museo di respiro più internazionale e visitato come la National Gallery. Il dibattito sulla vendita si è aperto dopo la notizia dei licenziamenti programmati nonché un numero elevato di dimissioni date all’interno del consiglio della Royal Academy.

La settimana scorsa il Guardian ha messo nero su bianco le difficoltà economiche del museo. Stando a quanto scritto, sarebbe a rischio circa metà del personale che attualmente lavora alla Royal Academy: 150 persone rischiano il licenziamento. Fra le altre gallerie londinesi messe molto male c’è la Tate che attualmente sta valutando il possibile licenziamento di 313 persone.

La possibile vendita del Tondo Taddei verrà discussa in una assemblea generale annuale prevista per i prossimi giorni e sicuramente il tema affrontato sarà incentrato sull’intoccabilità o meni dei tesori artistici del museo anche in casi come questi di grave crisi.

Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti, con un po’ di amarezza in gola

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