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Di questo si nutrice ‘l core

 I’ piango, i’ ardo, i’ mi consumo, e ‘l core
di questo si nutrisce. O dolce sorte!
    chi è che viva sol della suo morte,
come fo io d’affanni e di dolore?
    Ahi! crudele arcier, tu sai ben l’ore
da far tranquille l’angosciose e corte
miserie nostre con la tuo man forte;
ché chi vive di morte mai non muore.

Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti

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