Cos’altro avrei potuto fare se non l’artista?
A volte c’ho pensato… sapete, in quelle lunghe giornate d’inverno in cui la notte ariva presto e i giorni son corti, magari piove e fa pure freddo. Cos’avrei potuto fare io se non l’artista? Il letterato? Forse, ma non m’avrebbe soddisfatto gran che… scrivere m’è sempre garbato, quello è vero. Non ci fu momento nella vita, da quando imparai l’arte della scrittura, in cui arrestai il fiume di parole messo su carta. Quella però non era cosa per me: non mi riempiva la testa e il cuore quanto la scultura ma anche la pittura e l’architettura.
Che ci sia già un percorso segnato da seguire? No, non credo come mai credetti al destino. Credo però a un disegno superiore ideato da Colui che tutto fece e tutto può. Cosa stringereste al petto oggi se non ci fossi stato io, Donatello, Raffaello ma anche il Perugino che mai m’andò a genio o gli altri grandi artisti dei tempi andati?Avreste sicuramente una realtà meno colorata, meno interessante e meno poetica… provate solo per un attimo a immaginare di eliminare ciò che di bello l’uomo ha creato dalla faccia della terra. Rimarrebbe la bellezza della natura e un grigiore della quotidianità sempre più imperante… più di adesso intendo.
Cos’altro avrei potuto fare dunque se non l’artista?
S’a tuo nome ho concetto alcuno immago,
non è senza del par seco la morte,
onde l’arte e l’ingegno si dilegua.
Ma se, quel c’alcun crede, i’ pur m’appago
che si ritorni a viver, a tal sorte
ti servirò, s’avvien che l’arte segua.
Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti e le sue considerazioni