Rivoluzioni ed evoluzioni a colpi di scalpello
La morte ferma il tempo dell’uomo e non c’è modo di vincerla se non attraverso la gloria e la fama. Solo così i posteri conserveranno la memoria di chi li ha preceduti anche dopo che le loro spoglie saran tornate terra. E’ un po’ questo il concetto di fondo che mi mosse a creare il complesso monumentale della Sagrestia Nuova.
Non era certo mia intenzione ritrarre i duchi con le loro sembianze reali. Chi si sarebbe ricordato dei loro volti dopo oltre cento anni dalla loro dipartita? Li avevo conosciuti di persona e i loro tratti somatici me li ricordavo a menadito. A dire il vero non erano nemmeno troppo belli quei giovanotti ma d’altro canto erano già ricchi, mica si può aver tutto!
Preferii realizzare due sculture con numerose allusioni familiari e simbologie tutte da interpretare: le cose semplici non mi son mai andate a genio, questo oramai è noto.
Nella Sagrestia Nuova però non ci sono solo le sculture dei due duchi ma anche la Madonna col Bambini, i Santi della casata Medici San Cosma e San Damiano nonché le quattro ore del giorno.
Con il Giorno e la Notte, il Crepuscolo e l’Aurora ebbi l’opportunità di creare qualcosa di assolutamente nuovo. Prima di me non erano stati in molti a posizionare delle opere così grandi sopra una superficie curva se non in epoca romana. Quella particolare disposizione mi rese possibile mostrare i corpi scolpiti nella loro totalità. Se fino a quel momento le sculture venivano ideate in piedi, sedute oppure distese, io le feci quasi galleggiare nello spazio rendendole quasi immateriali. Nonostante il marmo e la loro imponenza, loro nemmeno fanno caso alla legge di gravità e sembrano essere leggere come piume.
Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti che avrebbe tanto voglia di riprendere in mano gli attrezzi del mestiere.
con la magnificenza di quelle opere hai mostrato la tua grandezza…quanto ci mancano i tuoi attrezzi all’opera! Chissà quali emozioni sapresti suscitare con nuove attuali ispirazioni…
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