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Il cuore passa attraverso gli occhi

Prima di andarmi a sedere sulle sponde dell’Arno per trovare una quiete che mi manca da tempo, vi lascio qualche verso che scrissi anni orsono. 

Che la sorte vi stia vicino come non ha saputo far con me.



72

Se nel volto per gli occhi il cor si vede,

altro segno non ho più manifesto

della mie fiamma; addunche basti or questo,

signor mie caro, a domandar mercede.

    Forse lo spirto tuo, con maggior fede

ch’i’ non credo, che sguarda il foco onesto

che m’arde, fie di me pietoso e presto,

come grazia c’abbonda a chi ben chiede.

    O felice quel dì, se questo è certo!

    Fermisi in un momento il tempo e l’ore,

il giorno e ‘l sol nella su’ antica traccia;

    acciò ch’i’ abbi, e non già per mie merto,

il desïato mie dolce signore

per sempre nell’indegne e pronte braccia.

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