Giotto e San Francesco: grande mostra in Umbria nel 2026
Nel 2026 l’Umbria celebra l’ottavo centenario della morte di san Francesco d’Assisi con una grande mostra dedicata al rapporto tra il santo e Giotto, uno dei massimi protagonisti della storia dell’arte italiana. L’esposizione, intitolata “Giotto e san Francesco. Una rivoluzione nell’Umbria del Trecento”, si terrà alla Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia dal 14 marzo al 14 giugno 2026.
Un evento culturale di respiro internazionale
La mostra rappresenta uno degli appuntamenti centrali delle celebrazioni francescane del 2026 e nasce da una forte sinergia tra istituzioni culturali regionali e nazionali. L’obiettivo è valorizzare l’Umbria come cuore della spiritualità francescana e come luogo chiave della rivoluzione artistica avviata da Giotto tra la fine del Duecento e l’inizio del Trecento.
Secondo la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, l’iniziativa coinvolgerà l’intero territorio regionale, mettendo in rete musei, luoghi francescani e capolavori che hanno attraversato i secoli, creando un progetto culturale diffuso.
Giotto, san Francesco e la nascita di un nuovo linguaggio figurativo
Curata da Veruska Picchiarelli ed Emanuele Zappasodi, la mostra si concentra sul momento cruciale in cui l’arte italiana abbandona la tradizione bizantina della “maniera greca” per approdare a una rappresentazione più realistica, emotiva e credibile del mondo.
Questo passaggio epocale si compie nel cantiere della Basilica Superiore di San Francesco ad Assisi, a partire dal 1288, dove il giovane Giotto elabora un linguaggio rivoluzionario destinato a influenzare profondamente l’arte del Trecento. Le sue opere riescono a tradurre in immagini la spiritualità francescana, dando forma visiva alla figura di san Francesco attraverso una narrazione che unisce storia, fede e leggenda.
Un progetto culturale e spirituale per il Giubileo francescano
Come sottolineato dal direttore dei Musei Nazionali di Perugia, Costantino D’Orazio, la mostra si inserisce nel Giubileo francescano, che ricorre ogni cento anni, e si propone come un progetto culturale e spirituale di livello internazionale.
Per Davide Rondoni, presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni dell’ottavo centenario della morte di san Francesco, al centro dell’esposizione c’è la testimonianza universale del santo di Assisi, capace ancora oggi di parlare a credenti e non credenti attraverso l’arte.
Segnatevi le date: ‘Giotto e san Francesco. Una rivoluzione nell’Umbria del Trecento‘ alla Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia dal 14 marzo al 14 giugno 2026.
Una mostra imperdibile per studiosi, appassionati d’arte medievale e per chi desidera comprendere le radici visive e spirituali di uno dei momenti più rivoluzionari della storia dell’arte europea.
Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
Giotto and Saint Francis: Major Exhibition in Umbria in 2026
In 2026, Umbria will celebrate the eighth centenary of the death of Saint Francis of Assisi with a major exhibition dedicated to the relationship between the saint and Giotto, one of the greatest figures in the history of Italian art. The exhibition, titled “Giotto and Saint Francis. A Revolution in Fourteenth-Century Umbria,” will be held at the Galleria Nazionale dell’Umbria in Perugia from March 14 to June 14, 2026.
An International Cultural Event
The exhibition represents one of the central events of the 2026 Franciscan celebrations and is the result of a strong synergy between regional and national cultural institutions. The aim is to highlight Umbria as the heart of Franciscan spirituality and as a key location in the artistic revolution initiated by Giotto between the late 13th and early 14th centuries.
According to Stefania Proietti, President of the Umbria Region, the initiative will involve the entire region, connecting museums, Franciscan sites, and masterpieces that have spanned the centuries, creating a widespread cultural project.
Giotto, Saint Francis, and the Birth of a New Figurative Language
Curated by Veruska Picchiarelli and Emanuele Zappasodi, the exhibition focuses on the crucial moment when Italian art abandoned the Byzantine tradition of the “Greek Manner” to embrace a more realistic, emotional, and credible representation of the world.
This epochal transition took place in the construction site of the Upper Basilica of Saint Francis in Assisi, beginning in 1288, where the young Giotto developed a revolutionary language that would profoundly influence 14th-century art. His works successfully translated Franciscan spirituality into images, giving visual form to the figure of Saint Francis through a narrative that combines history, faith, and legend.
A cultural and spiritual project for the Franciscan Jubilee
As emphasized by Costantino D’Orazio, director of the National Museums of Perugia, the exhibition is part of the Franciscan Jubilee, which occurs every hundred years, and is intended as an international cultural and spiritual project.
For Davide Rondoni, president of the National Committee for the celebrations of the eighth centenary of the death of Saint Francis, the exhibition focuses on the universal testimony of the saint of Assisi, who still today speaks to believers and non-believers through art.
Mark the dates: “Giotto and Saint Francis. A Revolution in Fourteenth-Century Umbria” at the Galleria Nazionale dell’Umbria, Perugia, from March 14 to June 14, 2026.
An unmissable exhibition for scholars, medieval art enthusiasts, and anyone wishing to understand the visual and spiritual roots of one of the most revolutionary moments in the history of European art.
For now, yours truly, Michelangelo Buonarroti, bids farewell and invites you to join him in future posts and on social media.

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