La Madonna della Pace di Pinturicchio è considerata uno dei capolavori assoluti della produzione dell’artista umbro e una delle opere più significative del Rinascimento italiano di fine Quattrocento. Realizzata intorno al 1490, la tavola incarna un messaggio di raccoglimento, armonia e speranza, temi che la rendono sorprendentemente attuale.

La commissione della Madonna della Pace

L’opera fu commissionata da Liberato Bartelli, canonico originario di San Severino Marche, probabilmente in occasione della sua nomina a priore. Bartelli affidò l’incarico a Pinturicchio, già allora artista affermato e attivo tra Umbria e Roma, con l’intento di dotare la propria città di un’immagine sacra di alto valore devozionale e artistico.

Una volta completata, la pala venne donata al Duomo di San Severino Marche, entrando a far parte del patrimonio ecclesiastico locale. Oggi l’opera è conservata presso il MARec – Museo dell’Arte Recuperata dell’Arcidiocesi di Camerino e San Severino Marche, che tutela le opere salvate a seguito degli eventi sismici.

Descrizione e iconografia dell’opera

La Madonna della Pace si distingue per una composizione raffinata e profondamente simbolica. La Vergine, seduta e monumentale, regge il Bambino, che tiene tra le mani un globo trasparente, allusione al dominio universale di Cristo e alla dimensione spirituale del mondo.

Accanto alla Madonna compaiono due angeli, mentre in primo piano è raffigurato il committente inginocchiato, riconoscibile per il ritratto realistico e individualizzato. Lo sfondo presenta un paesaggio sereno con città fortificata, elemento che rafforza il significato pacificatore dell’opera.

Dal punto di vista stilistico, Pinturicchio esprime tutta la sua abilità nella resa dei tessuti preziosi, dei ricami e dei dettagli ornamentali, con colori brillanti e una cura minuziosa tipica della sua pittura. L’opera unisce devozione, eleganza decorativa e un forte valore simbolico.

Il significato della Madonna della Pace

Il titolo stesso dell’opera richiama un ideale di pace spirituale e interiore, in antitesi a un’epoca storica segnata da tensioni politiche e instabilità. La Madonna diventa così figura di mediazione e speranza, capace di offrire consolazione e ordine in un mondo attraversato da crisi e smarrimento.

La mostra “Adoremus” e l’esposizione dell’opera

La Madonna della Pace di Pinturicchio è attualmente protagonista della mostra “Adoremus”, un progetto espositivo dedicato ai grandi capolavori dell’arte sacra e al loro messaggio spirituale.

Fino all’8 marzo 2026 l’opera sarà visibile nel percorso espositivo allestito al Museo Diocesano di Brescia, affiancata da una ricostruzione originale dei tessuti raffigurati nel dipinto, realizzata dalla Fondazione Arte della Seta Lisio di Firenze.

Attraverso lo studio della storia del costume, il visitatore ha l’occasione comprendere il valore simbolico e sociale degli abiti rinascimentali, elementi centrali nella poetica di Pinturicchio.

Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

Pinturicchio’s Madonna della Pace: A Message of Hope

Pinturicchio’s Madonna della Pace is considered one of the Umbrian artist’s absolute masterpieces and one of the most significant works of the late fifteenth-century Italian Renaissance. Created around 1490, the panel embodies a message of contemplation, harmony, and hope—themes that make it strikingly timely.

The Commissioning of the Madonna della Pace

The work was commissioned by Liberato Bartelli, a canon from San Severino Marche, likely on the occasion of his appointment as prior. Bartelli entrusted the task to Pinturicchio, already an established artist active between Umbria and Rome, with the aim of providing his city with a sacred image of high devotional and artistic value.

Once completed, the altarpiece was donated to the Cathedral of San Severino Marche, becoming part of the local ecclesiastical heritage. Today, the work is housed at the MARec – Museum of Recovered Art of the Archdiocese of Camerino and San Severino Marche, which safeguards works saved from earthquakes.

Description and iconography of the work

The Madonna of Peace is distinguished by a refined and deeply symbolic composition. The Virgin, seated and monumental, holds the Child, who holds a transparent globe in his hands, an allusion to Christ’s universal dominion and the spiritual dimension of the world.

Two angels appear next to the Madonna, while in the foreground is the kneeling patron, recognizable by his realistic and individualized portrait. The background features a serene landscape with a fortified city, an element that reinforces the work’s peaceful meaning.

Stylistically, Pinturicchio expresses his mastery in the rendering of precious fabrics, embroidery, and ornamental details, with brilliant colors and the meticulous attention to detail typical of his painting. The work combines devotion, decorative elegance, and a strong symbolic value.

The Meaning of the Madonna of Peace

The title of the work itself evokes an ideal of spiritual and inner peace, a counterpoint to a historical era marked by political tension and instability. The Madonna thus becomes a figure of mediation and hope, capable of offering consolation and order in a world racked by crisis and confusion.

The “Adoremus” Exhibition and the Display of the Work

Pinturicchio’s Madonna of Peace is currently featured in the “Adoremus” exhibition, an exhibition project dedicated to the great masterpieces of sacred art and their spiritual message.

Until March 8, 2026, the work will be on display at the Diocesan Museum of Brescia, accompanied by an original reconstruction of the fabrics depicted in the painting, created by the Fondazione Arte della Seta Lisio of Florence.

Through the study of the history of costume, visitors have the opportunity to understand the symbolic and social value of Renaissance clothing, a central element in Pinturicchio’s poetics.

For now, yours truly, Michelangelo Buonarroti, bids farewell and invites you to join him in future posts and on social media.

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Pubblicato da Michelangelo Buonarroti

Chi non conosce Michelangelo Buonarroti? Scultore, pittore, architetto e raffinato poeta. Ma chi è il suo alter ego che gli da voce sul blog michelangelobuonarrotietornato.com e sui social connessi? Antonietta Bandelloni, art blogger e scrittrice toscana appassionata d'arte. Da più di dieci anni si dedica allo studio approfondito delle opere e della tormentata esistenza di Michelangelo Buonarroti. Per contattare Antonietta Bandelloni per collaborazioni, inviti, sponsorizzazioni o altro inviate una mail direttamente a antoniettabandelloni@gmail.com ENG: Who doesn't know Michelangelo Buonarroti? Sculptor, painter, architect and refined poet. But who is his alter ego that gives him a voice on the blog michelangelobuonarrotietornato.com and on the connected social networks? Antonietta Bandelloni, a Tuscan art blogger and writer passionate about art. For over ten years she has devoted himself to the in-depth study of Michelangelo Buonarroti's works and tormented existence. To contact Antonietta Bandelloni for collaborations, invitations, sponsorships or other send an email directly to antoniettabandelloni@gmail.com Vedi tutti gli articoli di Michelangelo Buonarroti