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Ciccibacco nel presepe napoletano: significato, storia e collocazione

Il Ciccibacco è una delle figure più emblematiche del presepe napoletano tradizionale, in particolare di quello sviluppatosi nel XVIII secolo. Attraverso questo personaggio, l’arte presepiale partenopea racconta il contrasto tra il mondo pagano e la nascita del Cristianesimo, mettendo assieme sacro e profano.

Origine del personaggio di Ciccibacco

Il nome Ciccibacco deriva chiaramente da Bacco, la divinità romana del vino, dell’ebbrezza e dell’eccesso. Nel presepe napoletano, questo riferimento al mondo classico sopravvive sotto forma di personaggio popolare, reinterpretato secondo la sensibilità settecentesca.

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Ciccibacco e il retaggio pagano

Ciccibacco rappresenta il paganesimo antico, legato ai piaceri terreni e alla dimensione materiale dell’esistenza. La sua presenza nel presepe non è casuale ma testimonia la volontà degli artisti napoletani di raccontare il mondo precedente alla nascita di Cristo.

Iconografia di Ciccibacco nel presepe napoletano

Dal punto di vista figurativo, Ciccibacco è facilmente riconoscibile. Viene solitamente raffigurato come un uomo corpulentо e rubicondo, spesso ubriaco oppure assopito. Seduto su una botte di vino o su un carro, è circondato da fiaschi di vino, cibo e strumenti musicali.

Sono infatti tutti elementi iconografici alludono all’abbondanza, all’eccesso e alla perdita del controllo dei sensi.

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Il significato simbolico di Ciccibacco

Nel linguaggio allegorico del presepe napoletano, Ciccibacco assume un valore fortemente simbolico. Incarna infatti il piacere carnale, il vizio e l’eccesso e la vita dominata dai sensi.

La Natività di Gesù segna simbolicamente la fine di questo mondo: con la nascita di Cristo, il paganesimo perde la sua centralità, pur restando presente come memoria storica e morale.

Dove si colloca Ciccibacco nel presepe napoletano

La posizione di Ciccibacco all’interno del presepe è fondamentale per comprenderne il significato. Tradizionalmente viene sistemato lontano dalla grotta della Natività, nelle aree periferiche del presepe, preferibilmente vicino a osterie, taverne o mercati

Questa distanza fisica rappresenta la separazione tra il mondo sacro, illuminato dalla nascita di Cristo, e il mondo profano, legato ai piaceri terreni.

Ciccibacco dunque non è una semplice figura folkloristica, ma un personaggio carico di valore artistico e simbolico. La sua presenza nel presepe napoletano arricchisce la narrazione di una delle tradizioni più complesse e affascinanti dell’arte europea.

Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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Ciccibacco in the Neapolitan Nativity Scene: Meaning, History, and Place

Ciccibacco is one of the most emblematic figures of the traditional Neapolitan nativity scene, particularly that developed in the 18th century. Through this character, Neapolitan nativity scene art narrates the contrast between the pagan world and the birth of Christianity, bringing together the sacred and the profane.

Origin of the Ciccibacco Character

The name Ciccibacco clearly derives from Bacchus, the Roman deity of wine, drunkenness, and excess. In the Neapolitan nativity scene, this reference to the classical world survives in the form of a popular character, reinterpreted according to 18th-century sensibilities.

Ciccibacco and the Pagan Legacy

Ciccibacco represents ancient paganism, linked to earthly pleasures and the material dimension of existence. His presence in the nativity scene is not accidental but rather demonstrates the desire of Neapolitan artists to depict the world before the birth of Christ.

Iconography of Ciccibacco in the Neapolitan Nativity Scene

Figurially, Ciccibacco is easily recognizable. He is usually depicted as a corpulent, red-faced man, often drunk or dozing. Sitting on a wine barrel or cart, he is surrounded by flasks of wine, food, and musical instruments.

In fact, these iconographic elements allude to abundance, excess, and the loss of control of the senses.

The Symbolic Meaning of Ciccibacco

In the allegorical language of the Neapolitan Nativity Scene, Ciccibacco takes on a powerfully symbolic meaning. He embodies carnal pleasure, vice, excess, and a life dominated by the senses.

The Nativity of Jesus symbolically marks the end of this world: with the birth of Christ, paganism loses its centrality, while remaining present as a historical and moral memory.

Where Ciccibacco is placed in the Neapolitan Nativity Scene

Cuccibacco’s position within the nativity scene is crucial to understanding its meaning. Traditionally, he is placed far from the Nativity Grotto, in the peripheral areas of the nativity scene, preferably near inns, taverns, or markets.

This physical distance represents the separation between the sacred world, illuminated by the birth of Christ, and the profane world, linked to earthly pleasures.

Ciccibacco is therefore not a simple folkloristic figure, but a character imbued with artistic and symbolic value. His presence in the Neapolitan Nativity scene enriches the narrative of one of the most complex and fascinating traditions of European art.

For now, yours truly, Michelangelo Buonarroti bids you farewell and invites you to join him in future posts and on social media.

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