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Tra le borgate del Palio del Golfo a bordo della goletta Pandora

Nel porto di La Spezia tutti conoscono la goletta Pandora, con quell’eleganza d’altri tempi capace di fermare i passanti sulla banchina ad ammirarla. Gli occhi sono puntati su di lei.

Ha lo scafo in legno impregnato dell’odore del mare. Capace di veleggiare con lentezza fregandosene delle convenzioni, segue i ritmi della natura. Sa che la fretta può essere cattiva consigliera e lei la vita se la vuol godere a passo lento.

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A Pandora spetta il compito di portare me e gli altri giornalisti a conoscere via mare le tredici borgate che quest’anno festeggeranno in grande stile il centesimo anno del Palio del Golfo. Hanno infatti preso il via le celebrazioni ‘Pal100!’ organizzate dal Comune de La Spezia, dal Comitato delle Borgate e coordinate da Italian Blue Growth.

Il Palio del Golfo

Nato nel 1925, il Palio del Golfo così come lo conosciamo oggi è frutto dell’idea di Angelo Majoli, un personaggio che ha fatto la storia della Borgata Marinara di Canaletto. In origine era una sfida goliardica che veniva fatta tra equipaggi di barche cariche di pesce o mitili mentre oggi ha una serie di regole da rispettare. Non è solo una semplice gara ma uno stile di vita e un pezzo di storia importante di questi luoghi.

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Dietro eventi simili c’è sempre l’impegno costante di centinaia di persone che a titolo gratuito si mettono in gioco giorno dopo giorno per fare sempre meglio per la propria borgata.

Il Palio del Golfo si svolge la prima domenica d’agosto nelle acque antistanti la passeggiata a mare della Spezia e coinvolge le 13 borgate in una sfida remiera su imbarcazioni simili ai gozzi ma realizzate rigorosamente a mano da artigiani locali, con caratteristiche che le rendono più agili e veloci.

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Angelo Majoli ci aspetta sulla goletta Pandora. No non l’inventore del palio ma suo nipote che, dopo aver lasciato gli ormeggi su Pandora, racconta i dettagli della disfida e come sia nata.

Come si chiamano le tredici borgate?

Ve lo dico subito. Da ponente a levante del Golfo della Spezia sono Portovenere con il numero 1, Le Grazie 2, Fezzano 3, Cadimare 4, Marola 13, La Spezia Centro (ex C.R.D.D.) 5, Canaletto 6, Fossamastra 7, Muggiano 8, San Terenzo 9, Venere Azzurra 12, Lerici 10 e Tellaro 11.

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La Storia di Pandora

Pandora è stata costruita nel 1994 nel cantiere Grumant della città di Petrozavodsk, in Russia, su modello di una nave postale tipica dell’Ottocento.

Realizzata in quercia e pino di Carelia, ha una lunghezza fuori armo di poco meno di 30 metri. È una goletta armata con vele auriche con gabbiola e gabbia sull’albero di trinchetto ed è stata anche set di produzioni cinematografiche importanti.

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Lei ha ben chiaro cosa significhi essere abbandonati. Un bel giorno il suo precedente equipaggio è sceso a terra per non fare più ritorno, scomparendo nel nulla Pandora, dopo il sequestro, è lasciata deperire poco a poco fino a quando è colata a picco.

C’è voluta la passione e l’amore per le barche dello skipper ligure Marco De Amici per farla riemergere e riportare a nuova vita.

In tanti hanno aiutato De Amici per dare nuova vita alla goletta ma, per riuscire a coprire perlomeno parte delle tante spese, ha venduto la sua imbarcazione Amore Mio.

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Pandora è consapevole di quanto affetto sia circondata e oggi, nonostante il suo dislocamento di 55 tonnellate, scivola sull’acqua come nemmeno Luna Rossa saprebbe fare. Certo Luna Rossa è più leggera, veloce e performante, ma non ha nemmeno un briciolo della poesia della goletta.

A bordo nessun verricello. Le regolazioni delle vele vengono fatte tutte a mano con l’uso di qualche paranco. Capita che ci sia da salire a riva per sistemare le manovre.

Non c’è nemmeno la ruota del timone ma la grande barra che gestisce direttamente la pala posizionata sullo specchio di poppa.

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Vela Tradizionale

Pandora oggi è in buone mani. Il suo equipaggio è formato dagli iscritti Vela Tradizionale, associazione presieduta dalla velista Fanja Raffellini.

Chi però è veramente capace di calamitare l’attenzione a bordo è Gancio che da quando aveva tre mesi intrattiene grandi e piccini, sempre che non sia impegnato in una delle sue attività preferite: dormire mentre il vento gli accarezza il pelo.

Lo scopo prevalente dell’associazione è quello di mantenere viva e tramandare la tradizione velica più pura, senza le moderne contaminazioni. Vela Tradizionale si occupa di promuovere il fascino della navigazione su imbarcazioni storiche e si fa carico dell’insegnamento di mestieri antichi legati alla nautica. 

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Con l’arrivo della bella stagione, Pandora accoglie a bordo tanti bambini e ragazzi che i vogliono avvicinare al mondo del mare. L’equipaggio insegna loro a divenire dei marinai responsabili che sappiano fare un po’ di tutto a bordo: dalle impiombature al saper fare gruppo.

Come vi ho accennato prima, in occasione del centesimo anno dei Palio del Golfo, saranno tante le iniziative che animeranno le giornate da qui fino all’evento di chiusura con tanto di frecce tricolori previste per il 10 agosto. Sta per arrivare a La Spezia anche la nave scuola della marina militare italiana Amerigo Vespucci.

Vi invito a visitare il sito ufficiale di Pal100! qua per rimanere sempre aggiornati.

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Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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Among the hamlets of the Palio del Golfo aboard the schooner Pandora

In the port of La Spezia everyone knows the schooner Pandora, with that elegance of times gone by that makes passers-by stop to admire her on the dock. All eyes are on her.

Her wooden hull is impregnated with the smell of the sea. She is capable of sailing slowly, ignoring conventions, and follows the rhythms of nature. She knows that haste can be a bad counselor and she wants to enjoy life at a slow pace.

Pandora has the task of taking me and the other journalists to discover by sea the thirteen hamlets that this year will celebrate in grand style the hundredth anniversary of the Palio del Golfo. The ‘Pal100!’ celebrations organized by the Municipality of La Spezia, the Committee of the Borgate and coordinated by Italian Blue Growth have in fact begun.

The Palio del Golfo

Born in 1925, the Palio del Golfo as we know it today is the brainchild of Angelo Majoli, a character who made the history of the Borgata Marinara di Canaletto. Originally it was a goliardic challenge that was done between crews of boats loaded with fish or mussels, while today it has a series of rules to respect. It is not just a simple race but a lifestyle and an important piece of history of these places.

Behind similar events there is always the constant commitment of hundreds of people who, free of charge, put themselves on the line day after day to always do better for their own village.

The Palio del Golfo takes place on the first Sunday of August in the waters in front of the seafront promenade of La Spezia and involves the 13 villages in a rowing challenge on boats similar to gozzi but strictly handmade by local artisans, with characteristics that make them more agile and faster.

Angelo Majoli awaits us on the Pandora schooner. No, not the inventor of the Palio, but his nephew who, after leaving the moorings on Pandora, tells the details of the challenge and how it came about.

What are the thirteen villages called?

I’ll tell you right away. From west to east of the Gulf of La Spezia they are Portovenere with the number 1, Le Grazie 2, Fezzano 3, Cadimare 4, Marola 13, La Spezia Centro (ex C.R.D.D.) 5, Canaletto 6, Fossamastra 7, Muggiano 8, San Terenzo 9, Venere Azzurra 12, Lerici 10 and Tellaro 11.

The History of Pandora

Pandora was built in 1994 in the Grumant shipyard in the city of Petrozavodsk, Russia, based on the model of a typical 19th century mail ship. Made of oak and Karelian pine, it has an overall length of just under 30 meters. It is a schooner armed with gaff sails with a topsail and a topsail on the foremast and has also been the set of important film productions.

She knows very well what it means to be abandoned. One fine day her previous crew went ashore never to return, disappearing into thin air. Pandora, after the seizure, was left to decay little by little until it sank. It took the passion and love for boats of the Ligurian skipper Marco De Amici to make it resurface and bring it back to life.

Many have helped De Amici to give new life to the schooner but, to be able to cover at least part of the many expenses, he sold his boat Amore Mio.

Pandora is aware of how much affection she is surrounded by and today, despite her 55-ton displacement, she glides on the water like not even Luna Rossa could do. Sure, Luna Rossa is lighter, faster and more performing, but she doesn’t have even a shred of the poetry of the schooner.

There is no winch on board. The sails are all adjusted by hand with the use of a few hoists. Sometimes you have to go ashore to adjust the rigging. There is not even a helm wheel but the large tiller that directly controls the blade positioned on the transom.

Vela Tradizionale

Pandora is in good hands today. Its crew is made up of members of Vela Tradizionale, an association chaired by sailor Fanja Raffellini.

However, the one who is truly capable of attracting attention on board is Gancio who has been entertaining adults and children since he was three months old, as long as he is not busy with one of his favorite activities: sleeping while the wind caresses his fur.

The main purpose of the association is to keep alive and pass on the purest sailing tradition, without modern contamination. Vela Tradizionale promotes the charm of sailing on historic boats and takes charge of teaching ancient crafts related to sailing.

With the arrival of the warm season, Pandora welcomes on board many young people who want to get closer to the world of the sea. The crew teaches them to become responsible sailors who know how to do a bit of everything on board: from splices to knowing how to be a team.

As I mentioned before, on the occasion of the hundredth year of the Palio del Golfo, there will be many initiatives that will liven up the days from now until the closing event with the tricolor arrows scheduled for August 10. The training ship of the Italian navy Amerigo Vespucci is also about to arrive in La Spezia.

I invite you to visit the official website of Pal100! here to stay up to date.

For the moment, yours truly Michelangelo Buonarroti bids you farewell, making an appointment to see you in the next posts and on social media.

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