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Una scultura per Halloween: il Mantello della Coscienza di Anna Chromy

La scultura che vi propongo oggi, in occasione della giornata di Halloween, è il Mantello della Coscienza e della tolleranza di Anna Chromy.

L’artista ha adoperato un solo blocco di marmo di Carrara proveniente dalle cave del Polvaccio nel bacino di Torano, oggi più note come Cave Michelangelo dopo che secolo or sono, le adoperai più di una volta per cavare i marmi di cui avevo bisogno.

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Il blocco originale pesava 250 tonnellate mentre il mantello drappeggiato che cela una persona inesistente è arrivato ad avere un peso di sole 45 tonnellate.

Lo spazio cavo all’interno del drappo potrebbe accogliere due persone adulte in piedi. Una grande opera dunque che inquieta chi la osserva.

Proprio quel vuoto dentro il mantello fa pensare a qualcuno che non sia altro che la propria ombra, divorato dalla colpa, dai rimorsi.

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Il Mantello della Coscienza di Chromy è apparso più volte nelle sue opere dipinte, prima ancora che scolpite. La prima volta in cui l’artista si è cimentata con lo stesso soggetto è nel dipinto ‘Essere o non essere’ del 1980, ispirato dal Don Giovanni di Mozart.

La scultura in questione invece è stata iniziata nel 2006 come idea e portata a termine solo nel 2011.

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Osservando queto lavoro mi tornano alla mente le opere pittoriche di Sawang e in particolare, quella che apre il percorso espositivo alla mostra in corso a Lucca, alla prestigiosa Fondazione Ragghianti.

Nel momento in cui all’artista Chromy è stato chiesto quale fosse stata la sua ispirazione per l’opera dal titolo originale The Cloak of Conscience, ha citato liberamente Einstein: “L’esperienza più bella che possiamo avere è il misterioso. È l’emozione fondamentale che sta alla culla della vera arte e della vera scienza…” . 

L’artista ha voluto creare qualcosa di marmo splendente, a detta sua, che potesse riflettere un’immagine tangibile dell’armonia tra uomo, natura e creato.

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Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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A sculpture for Halloween: Anna Chromy’s Cloak of Conscience

The sculpture I propose to you today, on the occasion of Halloween, is Anna Chromy’s Cloak of Conscience and Tolerance.

The artist used a single block of Carrara marble from the Polvaccio quarries in the Torano basin, now better known as the Michelangelo Caves after a century ago, I used them more than once to extract the marbles I needed.

The original block weighed 250 tons while the draped cloak that hides a non-existent person has come to weigh only 45 tons. The hollow space inside the drape could accommodate two adults standing. A great work therefore that disturbs those who observe it.

Precisely that void inside the cloak makes one think of someone who is nothing but his own shadow, devoured by guilt, by remorse.

Chromy’s Cloak of Conscience has appeared several times in her painted works, even before sculpting them. The first time the artist tackled the same subject was in the painting ‘To Be or Not to Be’ from 1980, inspired by Mozart’s Don Giovanni.

The sculpture in question was started in 2006 as an idea and completed only in 2011.

Looking at this work brings to mind Sawang’s paintings and in particular, the one that opens the exhibition path at the show underway in Lucca, at the prestigious Ragghianti Foundation.

When the artist Chromy was asked what his inspiration for the work with the original title The Cloak of Conscience was, he freely quoted Einstein: “The most beautiful experience we can have is the mysterious. It is the fundamental emotion that lies at the cradle of true art and true science…” .

The artist wanted to create something of shining marble, according to him, that could reflect a tangible image of the harmony between man, nature and creation.

For the moment, yours ever Michelangelo Buonarroti bids you farewell, making an appointment with you in the next posts and on social media.

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