Vai al contenuto

La Toiletta di Atalanta di Pradier

La Scultura del giorno che vi propongo oggi è la Toiletta di Atalanta, scolpita dall’artista neoclassico francese James Pradier nel 1850.

Un’opera carica di sensualità e bellezza che, a distanza di secoli, continua ad ammaliare chi ha la buona fortuna di poterla osservare dal vero, al Museo del Louve.

Annunci

Atalanta, figura mitologica rinomata per la sua beltà e l’abilità nella caccia, fu scolpita da Pradier in un momento di vulnerabilità.

Nuda, con la gamba destra piegata per avvicinarsi al suolo ma senza toccarlo con la stessa, si sta slacciando il sandalo destro per poter poi bagnarsi nelle acque.

Annunci

Alla stregua delle opere neoclassiche, quella di Pradier è permeata da un’ideale di bellezza antica, con linee pure e forme armoniose. I dettagli anatomici sono curati con grande accuratezza così come con cura l’artista scolpì la corona di margherite che decora il capo della giovane.

Nella mitologia greca Atalanta oltre a essere bellissima, era celebre per la straordinaria abilità nella caccia e nella corsa. Insomma, era considerata un’eroina che sfidava i canoni tradizionali di genere, dimostrando una forza e un’indipendenza rare per le donne dell’epoca.

Annunci

Abbandonata da suo padre che desiderava un figlio maschio, fu protetta dalla dea Artemide, che le insegnò le arti della caccia facendola divenire poco a poco abile con l’arco.

Atalanta rifiutava il matrimonio e sfidava tutti i pretendenti in una corsa. Chiunque avesse vinto la gara l’avrebbe avuta in sposa, ma chi avesse perso sarebbe stato ucciso.

La sua velocità e la sua agilità la rendevano invincibile, e molti giovani persero la vita cercando di conquistarla.

Annunci

Perché lo scultore Pradier mise ai suoi piedi oltre alla collana e al bracciale anche i tre pomi?

Ebbene, la svolta nella storia di Atalanta accadde proprio con l’arrivo di Ippomene. Conscio dell’impossibilità di sconfiggerla in una corsa diretta, Ippomene chiede aiuto ad Afrodite.

La dea gli dona tre pomi d’oro, che egli getta lungo il percorso durante la gara. Atalanta, attratta dalla bellezza dei pomi, si ferma per raccoglierli, perdendo così la gara e il suo cuore.

Un particolare: proprio su uno dei tre pomi l’artista appose la sua firma.

Annunci

Libera e cresciuta in mezzo alla Natura, Atalanta non teme di mostrarsi nemmeno attraverso allo spettatore che ha modo di osservare la scultura che la ritrae.

Forse l’attributo più importante che ha e che mostra è proprio la libertà.

La Toilette d’Atalante scolpita da Pradier fu presentata in marmo al Salon di Parigi del 1850. Ispirandosi al modello antico della Venere accovacciata, lo scultore ruppe con l’iconografia di Atalanta tradizionalmente rappresentata in una corsa, offrendo così agli spettatori un’immagine più sensuale e intima dell’eroina.

Annunci

Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

© Riproduzione riservata

Annunci
Annunci

Sculpture of the day: Atalanta’s Toilette by Pradier

The Sculpture of the day that I propose to you today is Atalanta’s Toilette sculpted by the French neoclassical artist James Pradier in 1850.

A work full of sensuality and beauty that, centuries later, continues to enchant those who are lucky enough to be able to observe it in person, at the Louvre Museum.

Atalanta, a mythological figure renowned for her beauty and hunting ability, was sculpted by Pradier in a moment of vulnerability.

Naked, with her right leg bent to get closer to the ground but without touching it with it, she is untying her right sandal to then bathe in the water.

Like neoclassicist works, Pradier’s is permeated by an ideal of ancient beauty, with pure lines and harmonious shapes. The anatomical details are treated with great accuracy, just as the artist carefully sculpted the crown of daisies that decorates the young woman’s head.

In Greek mythology, Atalanta, in addition to being beautiful, was famous for her extraordinary ability in hunting and running. In short, she was considered a heroine who challenged traditional gender canons, demonstrating a strength and independence that were rare for women of the time.

Abandoned by her father who wanted a male child, she was protected by the goddess Artemis, who taught her the arts of hunting, gradually making her skilled with the bow.

Atalanta refused marriage and challenged all suitors to a race. Whoever won the race would have her as his wife, but whoever lost would be killed. Her speed and agility made her invincible, and many young men lost their lives trying to conquer her.

Why did the sculptor Pradier put the three apples at her feet in addition to the necklace and bracelet?

Well, the turning point in Atalanta’s story happened with the arrival of Hippomenes. Aware of the impossibility of defeating her in a direct race, Hippomenes asks Aphrodite for help. The goddess gives him three golden apples, which he throws along the course during the race. Atalanta, attracted by the beauty of the apples, stops to pick them up, thus losing the race and his heart.

A detail: the artist placed his signature on one of the three apples.

Free and raised in the midst of Nature, Atalanta is not afraid to show herself even through the spectator who has the opportunity to observe the sculpture that portrays her. Perhaps the most important attribute she has and that she shows is precisely freedom.

The Toilette d’Atalante sculpted by Pradier was presented in marble at the Salon of 1850. Inspired by the ancient model of the Crouching Venus, the sculptor broke with the iconography of Atalanta traditionally represented in a race, thus offering spectators a more sensual and intimate image of the heroine.

For the moment, yours ever Michelangelo Buonarroti bids you farewell, giving you an appointment for the next posts and on social media.

© Reproduction reserved

Sostienici – Support Us

Se questo blog ti piace e ti appassiona, puoi aiutarci a farlo crescere sempre più sostenendoci in modo concreto condividendo i post, seguendo le pagine social e con un contributo che ci aiuta ad andare avanti con il nostro lavoro di divulgazione. . ENGLISH: If you like and are passionate about this blog, you can help us make it grow more and more by supporting us in a concrete way by sharing posts, following social pages and with a contribution that helps us to move forward with our dissemination work.

10,00 €

  • La Madonna con Bambino del Sassoferrato: capolavoro del Natale tra classicismo e spiritualità

    🇮🇹Il dipinto del Natale che vi propongo oggi è la Madonna con Bambino che le porge un frutto di Giovanni Battista Salvi, più noto come il Sassoferrato. La Vergine appare trasognata, assorta in un pensiero intimo, mentre porge alla luce il lato destro del volto… 🇬🇧The Christmas painting I’m featuring today is the Madonna and…

  • Bartolo Cattafi: fra libro di poesia e libro d’arte. La recensione

    Nuova lettura. Bartolo Cattafi fra libro di poesia e libro d’arte di Silvia Frailes, pubblicato da Olschki Editore, esplora il legame unico tra poesia e arti visive. Cattafi non è solo poeta: i suoi libri diventano vere opere d’arte, dove parola, immagine e forma dialogano…

  • La Madonna della Scala: il mio primo capolavoro

    🇮🇹La Madonna della Scala, custodita oggi di consueto a Casa Buonarroti, è la mia prima opera scultorea arrivata fino ai vostro giorni. Avevo sedici anni quando terminai di metter mano a quello stiacciato che imita ma oltrepassa lo stile di Donatello… 🇬🇧The Madonna della Scala, now housed as usual at Casa Buonarroti, is my first…

Annunci

Leave a Reply