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La Scultura del giorno: Sant’Elena di Andrea Bolgi

La scultura di cui voglio parlarvi oggi è Sant’Elena, scolpita da Andrea Bolgi detto il Carrarino per le sue origini.

Bolgi, nato nella città di Carrara, scolpì Sant’Elena, la madre dell’Imperatore Costantino. La donna con i capo coronato sorregge con la mano destra la Croce di Cristo per mostrare che all’interno del pilone è custodita parte della sacra reliquia.

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Si narra infatti che fu proprio Sant’Elena a portare a Roma da Gerusalemme la preziosa reliquia, collocata successivamente all’interno della Basilica di San Pietro nel 1629, in occasione della consacrazione della Basilica edificata sopra la vecchia costantiniana.

L’iscrizione presente nella nicchia così declama: “Partem Crucis, quam Helena Imperatrix è Calvario in Vrbem adduxit, Vrbanus VIII. Pont. Max è Sessoriana Basilica desumptam, additis ara, et Statua, hic in Vaticano collocauit”.

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Paragonando l’opera di Sant’Elena con le altre tre che decorano i rispettivi piloni, salta subito agli occhi la sua inespressività. Per tale ragione Rudolf Wittkower volle evidenziarne la “freddezza classicheggiante, la precisione noiosa e ritmo lineare lento”.

L’opera ha molte affinità con quelle realizzate del Bernini degli anni Trenta del Seicento come Matilde di Canossa che aveva scolpito per il monumento funebre collocato nella stessa Basilica di San Pietro in Vaticano.

Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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Sculpture of the day: Saint Helena by Andrea Bolgi

The sculpture I want to talk to you about today is Saint Helena, sculpted by Andrea Bolgi, known as the Carrara for his origins.

Bolgi, born in the city of Carrara, sculpted Saint Helena, the mother of Emperor Constantine. The woman with the crowned head holds the Cross of Christ with her right hand to show that part of the sacred relic is kept inside the pillar.

It is said that it was Saint Helena who brought the precious relic to Rome from Jerusalem, later placed inside St. Peter’s Basilica in 1629, on the occasion of the consecration of the Basilica built over the old Constantinian one.

The inscription in the niche reads: “Partem Crucis, quam Helena Imperatrix è Calvario in Vrbem adduxit, Vrbanus VIII. Pont. Max è Sessoriana Basilica desumptam, additis ara, et Statua, hic in Vaticano collocauit”.

Comparing the work of Sant’Elena with the other three that decorate the respective pillars, its inexpressiveness immediately catches the eye. For this reason Rudolf Wittkower wanted to highlight its “classical coldness, boring precision and slow linear rhythm”.

The work has many affinities with those created by Bernini in the 1630s such as Matilde di Canossa that he had sculpted for the funeral monument located in the same Basilica of San Pietro in the Vatican.

For the moment, the always your Michelangelo Buonarroti bids you farewell, giving you an appointment for the next posts and on social media.

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