Io sono fuoco? Ma dai
Io sono fuoco si intitola il libro che voglio recensirvi oggi ma, di quel fuoco che infiammò la vita mia, fra quelle pagine non ce n’è nemmeno l’ombra. Dopo tre libri che mi sono piaciuti assai, oggi vi propongo questo scritto da Costantino d’Orazio.
Non vi nego che m’ha turbato non poco il fatto che l’autore facesse raccontare direttamente a me Michelangelo la vita mia… l’idea non è certo originale visto che il mio alter ego lo fa praticamente ogni giorno (o quasi) dal giugno del 2014 sulla piattaforma WordPress e, da da ancor prima, su Blogger dato che il blog lì ha iniziato a prender forma nel 2013. Così, a naso, ho l’impressione che l’autore del libro conosca molto bene l’operato del mio alter ego.
Certamente il libro contiene note fantasiose e romanzate, questo è indiscutibile. Per essere un’autobiografia è assai dettagliata e non così credibile. Ricordare con dovizia di dettagli le apparecchiature di Lorenzo il Magnifico mi pare un po’ eccessivo ma già lo sapete, son noioso. Non prestatemi attenzione.
Cito direttamente dal libro “In seguito avrei imparato a essere più accomodante e paziente…“. Ora chi conosce un po’ la mia storia e la mia vita, anche per sommi capi, sa bene che diplomazia e pazienza non erano caratteristiche che mi appartenevano.
Ho iniziato a leggere il libro e fatico ad andare avanti: la narrazione è lenta e non riesce ad appassionarmi. Ci sono diverse imprecisioni che stridono fortemente con le mie biografie. Vi faccio solo qualche esempio perché sono davvero numerose: il Crocifisso di Santo Spirito non fu il priore a commissionarmelo bensì fui io a regalarglielo come ringraziamento per la questione dei cadaveri da studiare; il mi babbo non voleva mettermi a bottega da un mercante dell’Arte della Lana ma mi voleva far studiare grammatica; la leggenda della storia della discendenza dai conti di Canossa ha avuto inizio l’8 Ottobre del 1520 con una lettera che mi scrisse da Bianello Alessandro di Canossa quindi, mio padre, non avrebbe potuto farmi menzione di questa cosa quando ero poco più che un bambino. Non vi pare? Aggiungo solo un’altra imprecisione e poi vi saluto: se le scrivo tutte facciamo notte. Non fui io ad anticare il Cupido per spacciarlo per antico ma l’antiquario che lo portò fino a Roma. Non ho mai ingannato nessuno: ero una persona perbene.
Ora, se il mio alter ego si mettesse a scrivere una biografia sul Caravaggio, sicuramente commetterebbe errori molto più grandi di quelli che ha fatto d’Orazio calandosi nei miei panni. Il mio alter ego ha un’attenuante però: da qui all’eternità non pretenderà di essere la voce di Caravaggio non conoscendolo così a fondo come me. Chi ha orecchi intenda.
In ogni modo, se volete acquistare Io sono fuoco di Costantino d’Orazio, cliccate qua e buona lettura.
L’ha ribloggato su Pittura1arte2disegno3.
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