Qui vo’ stringer sempre
Quanto si gode, lieta e ben contesta
di fior sopra ‘ crin d’or d’una, grillanda,
che l’altro inanzi l’uno all’altro manda,
come ch’il primo sia a baciar la testa!
Contenta è tutto il giorno quella vesta
che serra ‘l petto e poi par che si spanda,
e quel c’oro filato si domanda
le guanci’ e ‘l collo di toccar non resta.
Ma più lieto quel nastro par che goda,
dorato in punta, con sì fatte tempre
che preme e tocca il petto ch’egli allaccia.
E la schietta cintura che s’annoda
mi par dir seco: qui vo’ stringer sempre.
Or che farebbon dunche le mie braccia?
Il sempre vostro Michelangelo Buonarroti che oggi vi regala questi versi ripescati nella memoria del tempo che fugge e non ritorna.









Gioioso, giovanilmente gioioso l’amore puro di questo Michelangelo e ricco, fastosamente, di dettagli che solo chi ama veramente la vita, le creature, il Creatore e l’arte può esprimere così
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