Vai al contenuto

M’ardi con i tuoi sospiri

Vi faccio compagnia in questo meriggio di quasi estate. Qualcuno forse leggerà questi miei versi anche se per il momento non posso condividerli in alcun modo.

Firenze oggi è bruciata dal sole e a camminar per le strade si fatica e si suda come se fossimo in pieno agosto. Ho preferito restarmene da solo qui in Santa Croce a guardare i turisti e i fedeli che arrivano fino a qua. A dire il vero ho visto molti più turisti che devoti a Dio, ma mi fan compagnia lo stesso. Son rimasto senza compagna: il Canova e Galileo se ne sono andati a mangiare un gelato in centro e gli altri hanno avuto la brillante idea di farsi un bagno in Arno: l’acqua male non gli pol fare…son già morti da tempo.

 

 

024

    I’ fe’ degli occhi porta al mie veneno,

quand’ el passo dier libero a’ fier dardi;

nido e ricetto fe’ de’ dolci sguardi

della memoria che ma’ verrà meno.

    Ancudine fe’ ‘l cor, mantaco ‘l seno

da fabricar sospir, con che tu m’ardi.

SRIN_374

 

Leave a Reply