La casa della via de’ Martegli non mi piaceva
Il mi nipote Lionardo, dopo tanto discutere, stava per prender moglie. La questione mi stava particolarmente a cuore perché qualche erede l'avrei voluto volentieri.
Ecco cosa risposi al Re di Francia
Non mi sarebbe dispiaciuto lavorare anche per il Re di Francia Francesco I ma il tempo non mi bastava nemmeno per portare a termine i lavori che avevo già in carico.
Assediato dal condurre i marmi
Nel 1518 ero impegnato in quel di Seravezza nella ricerca dei marmi per la facciata della Basilica di San Lorenzo che m'aveva commissionato un par d'anni prima papa Leone X.
La lettera autografa destinata al mio amato Tommaso de’ Cavalieri
Tommaso mi sconvolse la vita.
La riverenza che aveva l’Ammannati nei miei confronti
L'Ammannati nei mie confronti aveva una vera e propria ammirazione. Mi considerava suo maestro e forse di più tanto da appellarmi in una lettera Sua Maestà.
Mi logoro nella pratica del talento di cui Dio mi ha dotato
Arrivò in giorno in cui il fiorentino Niccolò Martelli ebbe modo di vedere con i propri occhi il Giudizio Universale. Ne aveva sentito tessere le lodi da intenditori e profani e ne aveva udito dir peste e corna a manca e a destra.
4 giorni prima di morire: Daniele da Volterra richiama Lionardo a Roma
Oramai il corso della vita mia stava giungendo alla fine e di lì a poco me ne sarei andato dal mondo terreno. Quattro giorni prima del giorno fatale...
Quella volta in cui chiesi di non lavorare più per la Fabbrica di San Pietro
Ero stanco e gli anni che avevo mi pesavano tutti sul groppone, facendomi piegare la schiena e le gambe. Eppure continuavo a lavorare incessantemente per il papa e anche per diletto mio...
Quando il babbo di Sofonisba Anguissola mi scrisse per la figliola
Sofonisba Anguissola era una pittrice di talento. Era nata nella città di Cremona da una nobile famiglia. Il su' babbo Amilcare si dilettava a disegnare ma non era abbastanza preparato per avviarla al mestiere.
