Lo studio per il braccio della Notte
Il disegno che vi propongo è uno studio dal vero che realizzai scegliendo un modello maschile per realizzare la figura allegorica femminile della Notte che da lungi riposa sopra il sarcofago di Giuliano de’ Medici.
Se osservate il disegno distinguerete uno a uno i segni iniziali dello stilo, rivelati dal gessetto nero e non tutti ripassati a penna.
Con pochi segni studiai e dettaglio la muscolatura del braccio definendone la posa. La parola “uno”, scritta verticalmente tra due tratti orizzontali che segnano la lunghezza del pollice sinistro, sembra sia riferita a un primo studio della Notte.
Fu lo studioso Wilde a proporre per primo l’attuale destinazione di questo studio. Sostenuto da De Tolnay, Wilde riferì lo studio ai modelli in argilla a grandezza naturale realizzati da Michelangelo per le sculture allegoriche da collocare nella Sacrestia nuova.

Modelli insoliti nella mia produzione artistica ma richiesti espressamente dal pontefice committente Clemente VII de’ Medici. Di questi modelli l’unico sopravvissuto è quello in argilla cruda del Dio Fluviale, esposto all’Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze.
La realizzazione di quei modelli mi consentirono di delegare perlomeno la sbozzatura iniziale dei marmi ai miei assistenti più fidati.
Dovete sapere che i lavori per realizzare le sculture della Sagrestia Nuova ebbero inizio nel 1524 e interrotti nel 1526 a causa di sconvolgimenti politici. Ripresi a rimetter mano a quei lavori solo nel 1530 dopo essere uscito di nuovo allo scoperto dopo il periodo in cui rimasi segregato nella cosiddetta Stanza Segreta.
Il disegno in questione appartiene alle collezioni del British Museum.
Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.
The Study for the Arm of Night
The drawing I present to you is a life study I made, choosing a male model to create the allegorical female figure of Night, which rests in the distance on the sarcophagus of Giuliano de’ Medici.
If you look at the drawing, you will be able to distinguish each of the initial stylus marks, revealed by the black chalk and not all traced with pen.
With a few strokes, I studied and detailed the musculature of the arm, defining its pose. The word “uno,” written vertically between two horizontal strokes that mark the length of the left thumb, appears to refer to an early study of Night.
It was the scholar Wilde who first proposed the current purpose of this study. Supported by De Tolnay, Wilde compared the study to the life-size clay models made by Michelangelo for the allegorical sculptures to be placed in the New Sacristy.
These models are unusual in my artistic production, but were specifically requested by the commissioning pope, Clement VII de’ Medici. Of these models, the only one that survives is the unfired clay model of the River God, exhibited at the Academy of Arts and Design in Florence.
The creation of those models allowed me to delegate at least the initial rough-hewing of the marbles to my most trusted assistants.
You should know that work on the sculptures for the New Sacristy began in 1524 and was interrupted in 1526 due to political upheavals. I resumed work on those works only in 1530, after resurfacing from my time incommunicado in the so-called Secret Room.
The drawing in question belongs to the British Museum collections.
For now, yours truly, Michelangelo Buonarroti bids you farewell and invites you to join me in future posts and on social media.

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