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La divina di Francia: Sarah Bernhardt al cinema

Sara Bernhardt, celebre attrice francese e raffinata scultrice, arriva al cinema con un film che ne racconta la vita e le passioni dal titolo ‘La Divina di Francia: Sara Bernhardt’.

Dai trailer che ho avuto modo di vedere fino al momento mi sembra che nella versione cinematografica non venga dato spazio a lei come scultrice. Se fosse così sarebbe un peccato: nel corso della sua vita ha realizzato opere importanti come Ofelia ed Ermione.

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La trama

Il film è un biopic ibrido e abbastanza insolito, pensato per celebrare la celebre attrice Sarah Bernhardt (1844-1923), considerata la prima star mondiale che influenzò il modo di stare sul palco ma anche l’arte del suo tempo. Basti pensare allo stretto rapporto che ebbe l’ascesa della sua carriera con l’ascesa di quella di Alphonse Mucha.

La narrazione si concentra su due momenti chiave della sua vita e mescola invenzione con la narrazione di fatti reali, mantenendo le distanze dalle ormai tradizionali biopic. Il film ipercorre la storia artistica e personale di Sarah Bernhardt, focalizzandosi in particolare sulla sua ascesa e l’apice della carriera nella Parigi del 1896 e il racconto dell’amore che più di ogni altro ha segnato la sua vita che, per l’epoca, era audace e sfidava le convenzioni.

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Viene inoltre messo in evidenza lo spirito visionario di Sarah Bernhardt, la sua libertà e l’anticonformismo. Successi teatrali, amori liberi da vincoli standardizzati ma anche la consapevolezza delle sue fragilità che non le impedì di divenire imprenditrice di sé stessa.

Sarah Bernhardt: accenni biografici

Sarah Bernhardt nacque a Parigi il 22 ottobre 1844. Era soprannominata ‘La voix d’or, voce d’oro e ‘La divina‘. È considerata una delle più grandi attrici teatrali dell’ottocento e fu una delle prime a ottenere fama mondiale, divenendo figura iconica della Belle Époque e dell’Art Nouveau.

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Nota anche per la sua personalità eccentrica e la capacità di interpretare ruoli maschili, nel 1914 fu insignita con la croce della Legion d’onore per aver diffuso la lingua francese in tutto il mondo.

Il legame di Sara Bernhardt con Alphonse Mucha

Il rapporto tra Sarah Bernhardt e il pittore e illustratore ceco Alphonse Mucha, padre dell’Art Nouveau fu fondamentale sia per l’immagine della divina che per l’arte di Mucha.

La loro collaborazione iniziò per caso ma divenne fin da subito leggendaria. Era il dicembre 1894, quando Mucha ancora sconosciuto si trovava a Parigi e lavorava in una stamperia. La Bernhardt aveva bisogno di un manifesto in tempi stretti per promuovere ‘Gismonda’. Mucha fu l’unico disposto a realizzarglielo anche durante il periodo festivo.

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Quel manifesto però fu l’inizio di una rivoluzione. Un design unico e mai visto prima che proponeva l’attrice come una figura idealizzata e allungata su uno sfondo arricchito con motivi ispirati al mosaico bizantino color pastello.

Sarah Bernhardt fu entusiasta del lavoro e offrì immediatamente a Mucha un contratto in esclusiva di sei anni per la realizzazione di tutti i suoi manifesti teatrali e pubblicitari.

Cercate la sala più vicina a voi per andare a vedere ‘La Divina di Francia: Sara Bernhardt’ sul grande schermo e poi raccontatemi nei commenti cosa ne pensate.

Per il momento il sempre vostro Michelangelo Buonarroti vi saluta dandovi appuntamento ai prossimi post e sui social.

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